Allo Spenditore

 

Che bella cosa far parte integrante

della brigata degli spenditori !

Godersi ogni mattin l'aria frizzante

lontano dalle trombe e dai rumori

di bordo, e un pò di mondo indaffarato

presso le bancarelle del mercato !

 

Andare in giro per cento botteghe

 in cerca dei legumi e della frutta ;

 piantar, se occorre, delle lunghe beghe,

 col macellaio che la carne brutta

 vorrebbe rifilarti ; o che il "filetto"

 ti dà, giurando che "punta di petto".

 

Segnare, nel taccuino un po sgualcito,

le spese che si fanno, una per una :

"ventotto mozzarelle di Cardito

a lire sette e trenta cadauna ;

cicoria : dieci mazzi e venti pesche

diciotto lire. Mancan l'uova fresche.

 

  Già : l'uove di giornata pel nocchiere

  che fa la cura per tenersi forte ;

  e un mazzo di radicchio pel barbiere

  a cui gli duole, per ingrata sorte,

  la pancia ogni qualvolta mangia tutta

  la razione sua di pasta asciutta.

 

E poi col cesto correr difilata

alla banchina dove il " mezzo " aspetta,

mentre il prodier si sbafa una frittata

ed "padron" ripara una barbetta ;

mentre sul bordo il rigido "secondo"

minaccia di castighi mezzo mondo !

 

 

 

Al Trombettiere

 

Batti la sveglia, o trombettiere, è l'ora !

Batti la sveglia a tutto il bastimento ,

in plancia, in batteria, sotto la prora,

batti la sveglia sopra e sotto vento.

E passa tra le brande ben protetto

contro qualche novissimo proietto.

 

Si, passa tra le brande dei dormienti

e annuncia l'alba bella e profumata ;

annuncia nuove lotte, nuovi eventi,

rispetta la "seconda comandata" ;

e quando poi la "carica" hai battuto,

fai in modo da non essere veduto.

 

Così tu inizi la giornata e, via,

fino al "silenzio" ch'è il tuo pezzo forte.

Con note di comando o d'allegria

tu regoli degli uomini la sorte,

se pur qualche collega ti rimbecca

l'ingrata stonatura di una "stecca".

 

Ma tu non ti avvilisci; e, per dar saggio

del tuo valor di musico e d'artista,

t'addossi a un osteriggio o a un bastingaggio :

e quando il tuo nemico è bene in vista,

intoni il motivetto che t'è caro

di "Quanno sponta 'a luna a Marechiaro" !

 

Vien poi il "rapporto". Batti a "preparare";

batti l'elettrizzante "gamellino",

e il "colpo", e "l'assemblea" e "rassettare"

fino a stordire chi ti sta vicino ;

e batti "franchi a poppa", e, sulla sera,

batti il dolce saluto alla Bandiera.

 

 

Le poesie di Michele Paturzo pubblicate nel volume"GLI ELOGI" 

- Edizione a cura dell'Istituto Andrea Doria

 Casa Editrice G.D'Onofrio - Napoli-Sorrento - 20 Gennaio 1960

Poesie dedicate ai Marinai della Marina Militare