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4 Passa la nave mia ... (Canzoniere CLXXXIX) di Francesco Petrarca
Passa la
nave mia colma d'oblio
A
ciascun remo un penser pronto et rio
Pioggia
di lagrimar, nebbia di sdegni
Celansi i duo mei dolci
usati segni;
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4 - "Farewell" di Pablo Neruda
1) Dal fondo di te, e inginocchiato, un bimbo triste, come me, ci guarda: Per quella vita che arderà nelle sue vene dovrebbero legarsi le nostre vite. Per quelle mani, figlie delle tue mani, dovrebbero uccidere le mie mani. Per i tuoi occhi aperti sulla terra vedrò un giorno lacrime nei tuoi. 2) Io non voglio, Amata. Perché nulla ci leghi che nulla ci unisca. Né la parola che profumò la tua bocca, né ciò che le parole non dissero. Né la festa d'amore che non avemmo, né i tuoi singhiozzi accanto alla finestra. 3) Amo l'amore dei marinai che baciano e se ne vanno. Lasciano una promessa. Mai più ritornano. In ogni porto una donna attende: i marinai baciano e se ne vanno. Una notte si coricano con la morte nel letto del mare. 4) Amo l'amore che si distribuisce in baci letto e pane Amore che può essere eterno e può essere fugace. Amore che vuol liberarsi per tornare ad amare. Amore divinizzato,che si avvicina amore divinizzato che se ne va. 5) Più non si incanteranno i miei occhi nei tuoi, più non s'addolcirà vicino a te il mio dolore. Fui tuo, fosti mio. Che altro? Insieme formammo un angolo sulla strada dove l'amore passò. Fui tuo fosti mia. Tu sarai di colui che ti amerà, di colui che raccoglierà nel tuo orto ciò che io ho seminato. Me ne vado. Sono triste: ma sempre sono triste. Vengo dalle tue braccia. Non so dove vado. ...Dal tuo cuore un bimbo mi dice addio. e io gli dico addio.
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