Fantasy
Home ] Ricette sarde pag.2 ]

Ti piace questo Sito? Mettilo nei preferiti!

Ultimo aggiornamento: 01/06/03

              Dolci e liquori sardi    Entra

  

Inpanadas di carne

400 di polpa di agnello

200 di lonza di maiale

2 spicchi di aglio

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

80 g di pomodori secchi

1 ciuffo di prezzemolo

1 bustina di zafferano

20 g di burro

sale e pepe

Per la pasta delle impanadas

300 g di semola

3 cucchiai di olio

sale

Impastate la semola con l’olio extravergine, il sale e poca acqua e lavorate fino ad ottenere una pasta soda ed elastica. Fatela riposare 1/2 ora. Eliminate dalla carne d’agnello e di maiale le parti troppo grasse e tagliate tutto quanto a dadini piccolissimi. Tritate finemente l’aglio e fatelo imbiondire nell’olio per 2 minuti, quindi aggiungete la carne e fatela rosolare per 5 minuti a fiamma vivace. Tagliate i pomodori a pezzetti e tritate il prezzemolo, unite alla carne con lo zafferano e 1/2 bicchiere d’acqua. Fate cuocere tutto per 30 minuti, poi salate e pepate. Stendete sottile la pasta preparata all’inizio e ricavatene 8 dischi di 15 cm di diametro, poi con metà di questi foderate 4 stampini imburrati e riempiteli con il composto di carne.Chiudete i timballi con gli altri 4 dischi e saldate la pasta pre­mendone i bordi Fate cuocere per 1 ora in forno a 180° C, quindi capovolgete timballi e serviteli caldi in tavola

Inpanadas di anguille

Ingredienti

500 g di anguille

3 cucchiai di prezzemolo tritato

sale, pepe

Per la pasta:

500 g di farina

1/2bicchiere d’acqua

70 g di strutto

sale

  Pulite ed eviscerate 500 g di an­guille, eliminate pelle, teste e code, quindi tagliatele a pezzi di 3cm e met­tetele in una ciotola.

Condite le anguille con un pizzico di sale, uno di pepe e 3 cucchiai di prezzemolo tritato. Lasciatele insaporire per almeno 1 ora.

Impastate 500 g di farina, 1/2 bicchiere di acqua, 70 g di strutto e un pizzico di sale fino a ottenere una pa­sta liscia e omogenea.

Fatela riposare per 1/2 ora, poi tiratela in una sfoglia sottile. Distribuite su metà sfoglia i pezzi di anguilla, ben scolati, distanziandoli tra loro.

Ripiegate la sfoglia coprendo i pezzi di anguilla e ritagliate le impa­nadas. Adagiatele in una teglia unta e infornate a 200 0C per 40 minuti.

 

Casoledda de su piscadori

(zuppetta del pescatore).

Ingredienti e dosi per sei persone:

Un chilogrammo e mezzo di pesce vario; 500 grammi di salsa di pomodoro; una carota; una costola di sedano, due spicchi d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, un pizzico d’origano, 200 grammi di pane tostato a crosti­ni; sale e pepe quanto basta; un decilitro d’olio d’oliva.

Preparazione:

 in una capace pentola di coccio far bollire l’­acqua salata ed immergerci le teste, le code e le pinne dei pesci, precedentemente puliti con cura. Aggiungere­ la cipolla, la carota ed il sedano. In un tegame a parte soffriggere l’aglio ed il prezzemolo, tritati insie­me finemente. Unire i pesci, fare bollire qualche minuto e quindi versare anche i pomodori ed il brodo di pri­ma cottura.

Lasciar fondere i sapori e condensare il sugo e quindi servire in piatti fondi caldi, o in scodelle di coccio, la zup­pa di mare, su un letto di crostini di pane casereccio sar­do. Dare, secondo i gusti, una spolveratina d’origano secco.

  Vini consigliati: Nuragus bianco,

Aligusta a sa moda e domu

(Aragosta alla casalinga)

Ingredienti per sei persone:

un’aragosta viva di almeno un chilo di peso; un ciuffo di prezzemolo tenero; un decilitro circa di olio vergine d’oliva; un bicchiere di succo di limone o un cucchiaio d’aceto; sale e pepe quanto basta.

 Preparazione: con uno spago sottile legare l’arago­sta viva tenendola piegata in due con la coda verso la testa. Mettere a bollire l’acqua in una capace pentola abbondante e immergervi l’aragosta in senso verticale, aggiungendo contemporaneamente molto sale. Dopo circa 20 minuti di cottura, lasciar raffreddare l’a­ragosta, slegarla ed inciderla nel guscio cominciando dal centro della coda nella parte ventre in senso longitu­dinale avendo cura di raccogliere in una terrina tutto il liquido oscuro che si trova nella parte centrale del corpo e le uova della femmina.

Aggiungere nella terrina un trito sottile di prezzemolo; abbondante olio d’oliva e succo di limone, da rimesco­lare per ottenere una salsa semidensa di colore marron­cino, su cui si spolvera un velo di pepe nero. Tagliare la polpa dell’aragosta a pezzi e disporli su un piatto di portata, versandovi sopra la salsa e disponen­do attorno le zampe in precedenza schiacciate per facilitarne l’estrazione della polpa.

Servire il crostaceo dopo un’ora .

"Cuccoidos a prenimentu
Lumache ripiene


Porzioni: 4-6
Tempo di preparazione: 15'
Tempo di cottura: 1h15'
Difficoltà:**

Kcal (a porzione): 315

INGREDIENTI:
24 lumache (ossia chiocciole)
di grossa taglia, giù spurgate
Uno spicchio d'aglio
Un uovo
Pangrattato 30 g
Pecorino stagionato
grattugiato, 60 g
Prezzemolo
(anche per guarnire)
Insalata verde
(per accompagnare)
Bianco di Monte Santo
(o altro vino bianco secco)
Sale
Olio d'oliva



Le lumache (o chiocciole) dovranno essere pronte all'uso, ossia spurgate, schiumate e lavate. Lessatele per un'oretta in abbondante acqua bollente leggermente salata, scolatele ed estraete imolluschi dai gusci. In una terrina, mischiate l'uovo sbattuto con pecorino, pangrattato, l'aglio tritato con un ciuffo di prezzemolo un goccio di vino e un pizzico di sale. Introdotto un po' di ripieno in ogni guscio, rimettetevi il mollusco e riempite con altro ripieno a filo, sino a esaurimento, Allineate le lumache ricomposte in una pirofila, col foro rivolto verso l'alto, irroratele moderatamente d'olio mettetele a gratinare in forno per 15 minuti. Servitele per antipasto su un letto d'insalata verde, guarnite di prezzemolo. Una raffinata specialità dell'Angiona, la regione di Sassari, da cui proviene anche il vino per cucinarle e, possibilmente, accompagnarle.

Sa burrida

(Un piatto popolare di Cabras)

 

 Ingredienti per sei

 1chilo e mezzo di gattuccio di mare, oppure un palombo dello stesso peso

  un decilitro d’olio d’oliva, circa un etto di cipolle bianche, uno spicchio d’aglio,

  80 grammi di noci sgusciate e tritate, mezzo litro d’aceto aromatico bianco o rosato,

  qualche foglia d’alloro, sale e pepe.

  Preparazione

Innanzi tutto si appresta la salsa, facendo rosolare la ci­polla nell’olio, aggiungendo i fegatini sminuzzati dei pesci, lasciando ancora soffriggere l’intingolo ancora un poco, e unendo infine le noci, l’aglio e l’aceto. La salsa deve bollire per qualche minuto a fuoco lento.

A parte si taglia il pesce a piccole trance e si versa in acqua bollente e salata.

Quando l’acqua riprende a bollire e i tocchetti dei gat­tucci o dei palombi hanno cambiato colore, si scola tutto e si lascia raffreddare. Infine si dispongono in una capace terrina i pezzi del pesce lessato, guarnendoli con qualche foglia d’alloro e ricoprendoli con la salsa ancora ben calda.

La marinata così ottenuta deve insaporirsi per almeno 24 ore, al fresco, senza essere rimestata.

Questa pietanza, che un tempo apparteneva alla cucina povera, è oggi assai gradita come antipasto ed anche come secondo piatto saporito e sostanzioso.

             

         Vino consigliato   

 Nuragus

"PEIS DE BOI" ( piedi di bue) A SCABECCIU

INGREDIENTI:
2 piedi manzo
olio di oliva per condire
aglio tritato
prezzemolo tritato
aceto di vino
sale e pepe

PREPARAZIONE:
In una pentola mettere a bollire in acqua salata i piedi di bue, fino a riuscire con facilità a staccare dall'osso la cartilagine (nervetti). Questa appena fredda , tagliatela a pezzetti, ponetela in una ciottola capace e condite con trito di aglio e prezzemolo,olio e aceto. Lasciate marinare per alcune ore (anche una notte) i nervetti e gustateli freddi.

 

Findeus con arrizzonis                       

(Vermicelli ai ricci di mare).

per sei persone:

g 600 di spaghettini sottili

g 400 di polpa di ricci di mare;

bottarga

prezzemolo

4 spicchi d’aglio

olio d’oliva;

sale quanto basta.

Preparazione:   

in un capace tegame di coccio mettete a rosolare l’aglio finemente tritato. In acqua leggermente salata, far bollire i vermicelli e le­varli dal fuoco appena sono al dente. Scolarli scrupolo­samente e quindi versarli nel tegame del sugo insieme a ricci di mare e saltarli, aggiungendo, della bottarga di muggine grattugiata e del prezzemolo tritato., Servire la pasta calda

Fregula con arselle
300 g di semola di grano duro

1 kg di vongole veraci

450 g di passata di pomodoro

1 mazzetta di prezzemolo

1dl di olio d’oliva

 1 bicchiere di acqua tiepida leggermente salata

sale, 2 spicchi di aglio

  Tenete a bagno le vongole per circa 2 ore in acqua salata e, quando avranno spurga­to, lavatele e fatele aprire mettendole in una padel­la a fuoco medio senza ag­giungere altro.

Eliminate le valve, filtrate il loro liquido e mettetelo in una terrina assieme ai molluschi

Versate la semola in una gran terri­na di coccio, spruzzateci sopra a pioggia e poco al­la volta l’acqua, agitando l’impasto con la mano in un movimento rotatorio

Si formeranno delle palline non più grosse di un chicco di pepe.

Togliete man ma­no la fregula fatta e mettetela su un setaccio di crine ricoperto un canovaccio per farla asciugare, possibil­mente al sole, poi proseguite fino a esaurire tutta - la semola. Mettete a rosolare l’aglio schiacciato in una casseruola con l’olio e il prezzemolo tritato. Eliminate l’aglio e unite il pomodoro, mescolate e lasciate insa­porire 10 minuti, poi aggiungete 1 I di acqua, salate, alzate la fiamma e portate a bollore. Aggiungete le vongole con il loro liquido e, appena riprende il bollore, unite la fregula, poi terminate di cuocere mescolando.

Vermentino di Alghero

 

 

Cuscus sardo

Ingredienti per otto persone:

  1 kg di semola sarda di grano duro a grana grossa;

circa 2 litri d’acqua; 2 o 3 decilitri d’olio;

1 kg di carne grossa d’agnellone (oppure di montone);

un mestolo di salsa di pomodoro; 2 carote;

200 gr di foglie di cavo­lo cappuccio;

un mazzo di cardi; 400 gr di patate; 300 gr di ceci;

una piccola zucca gialla; 75 gr di burro;

un pizzico di cannella; un mestolo di brodo;

sale grosso e fino quanto basta.

 

Preparazione:

Lavorare in un tegame di terracotta sarda -la semola grossa, con leggere spruzzate d’acqua calda e salata; versarla poi in un am­pio colapasta dai fori larghi, che sia stato unto d’olio e far cuocere quest’impasto al vapore sopra una pentola in cui bolle abbondante acqua, mettendo tra i due reci­pienti una salvietta di tela e sopra il colapasta un coper­chio adatto.

A parte, in un tegame, far rosolare all’olio in un sugo liquido e abbondante, la carne d’agnellone o di monto­ne, aggiungendo un trito di carote, di foglie di cavolo cappuccio e di cardi ben mondati, le patate, il sugo di pomodoro ed i ceci: questi già ammol­lati dal giorno prima e cotti separatamente; e, infine, an­che qualche fetta di zucca gialla.

Tener presente che tutti gli ingredienti e le verdure deb­bono restare in tocchi consistenti, in modo che ognuno degli elementi conservi il suo sapore.

Appena la semola è avviata verso la cottura, versarla in tegame, uni­re il burro sciolto e condire l’impasto rimestando tutto con cura, quindi rimetterlo nel colapasta per rifinire la stufattura e perfezionare la fusione dei gusti. A cottura quasi ultimata, mettere il pasticcio in un capace piatto da portata, aggiungendo un velo di can­nella ed un mestolo di brodo, senza far perdere alla mas­sa la giusta densità. Guarnire con la carne e le verdure e servire a tavola.