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Angelo Branduardi in concerto


Roma 28 giugno 2001 - San Giovanni

Il concerto si è svolto nell'ambito di Incontragiovani 2001, una settimana di iniziative di carattere ricreativo e spirituale che ha lo scopo di ricordare e continuare la Giornata mondiale della Gioventù 2000. Il concerto di Angelo Branduardi nella basilica di San Giovanni in Laterano è uno degli eventi di punta, e nella magnifica cornice il menestrello non delude le aspettative anche dei curiosi attirati dalla inconsueta sede.

Branduardi propone per intero il suo ultimo "L'infinitamente piccolo", con le sue 11 traccie che riprongono la vita e le esperienze di San Francesco d'Assisi, tratte da fonti francescane. Il menestrello ribadisce anche a parole come voglia sottolineare si la santità di Francesco, ma anche l'umanità e la scelta di vivere nella gioia. L'invito è più volte a non gioire solo con lo spirito, ma anche con la carne, seguendo la musica, cantando, e ricordando come la povertà di San Francesco non fosse "mai disgiunta dalla letizia".

Il concerto non può proporre il migliore Branduardi, privo di troppi musicisti e di tanti strumenti che popolano le sue canzoni, tanto che talvolta deve ricorrere a basi registrate, ma la cornice di San Giovanni rende l'evento comunque speciale.
Ed a rendere particolare l'evento contribuiscono i pezzi che Branduardi propone concluso il racconto musicale della vita di San Francesco, alcuni dei quali raramente proposti dal vivo. Ecco quindi proporci una dietro l'altra tre ballate 'al femminile', come lui stesso le definisce, tra le quali una dolce lode alla bellezza di una donna ormai 'matura' contro la femminilità spiccata, ma talvolta poco espressiva, di una fanciulla. Quindi prosegue con una lettera di Che Guevara al padre, cantata e musicata, proponendola come una lettera di un figlio ad un padre.
Il pubblico fino ad ora attento e concentrato sui testi e la musica del menestrello si accende con I santi e con La pulce d'acqua, cantata dalla gente che non riesce a trattenersi seduta, e salta battendo le mani, dimenticando la 'sacralità' del luogo, ma cogliendo perfettamente il messaggio di Branduardi.

In conclusione le dolci note di "Come arance rosse assaporo i giorni ora che ho incontrato te ..." (Tango) scritta da Luisa Zappa Branduardi.

Branduardi sempre imperdibile!

DS


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