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Branduardi - L'infinitamente Piccolo
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Il menestrello Branduardi ci regala
l'ennesimo gioiello musicale interpretando e musicando la
vita di San Francesco d'Assisi. Le undici canzoni, i cui
testi sono liberamente tratti dalle fonti francescane, sono
arricchite da "partecipazioni straordinarie" che
lasciano ognuna il segno nei diversi brani.
Dopo aver ascoltato "Il Cantico
delle Creature", colpisce subito
al primo ascolto il brano "Il
Sultano di Babilonia e la prostituta",
interpretato straordinariamente da Branduardi e Battiato, dai
ritmi e dalla melodia trascinante eseguita dall'orchestra di
organetti e percussioni La Viola. Ma non mancano le sorprese,
con la partecipazione corale della Nuova compagnia di Canto
Popolare in "Audite Poverelle",
e dei Madredeus in "Nelle Paludi di
Venezia Francesco si fermò per pregare e tutto tacque",
nella quale Branduardi è accompagnato dalla splendida voce
di Teresa Salgueiro. La ricercatezza dei termini e di
raffinatezze musicali sono l'inconfondibile firma di Angelo
Branduardi, che ancora negli ultimi pezzi si lascia
accompagnare da Muvrini ("La morte
di Francesco"), e dalle dolci note
di Ennio Morricone ("Salmo").
Il disco è tutt'altro che noioso, perché interpretato da
Branuardi, in modo da esaltare la parte che più di San
Francesco lo ha affascinato, come lui stesso scrive
nell'introduzione: "il suo essere
solare, la sua energia vitale, che lo rendono così lontano
dai volti tristi ed esaltati della spiritualità monastica
tradizionale".
Infine tra le pagine ed i testi si nasconde una
"promessa" che dice ""L'Infinitamente
Piccolo", nell'anno 2000, percorrerà con una serie di
concerti le Vie del Pellegrinaggio",
ed il mio personale consiglio è quello di non perdervi lo
spettacolo.
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DS
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