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L'autostrada procede, ma occorre vigilare e coordinare i lavori per evitare il tilt del trafficoTre anni di scavi sotto il TanaroServiranno quasi tre anni di scavo e cinquanta mesi di "cantierizzazione" per realizzare i due tunnel gemelli dell'autostrada Asti-Cuneo sotto il Tanaro. Il nastro d'asfalto entrerà in galleria nei pressi dell'attuale zona artigianale di corso Asti per riemergere nei pressi del carcere, ricalcando, in profondità, il tracciato della tangenziale. Lo ha confermato il Comitato di monitoraggio per l'Asti-Cuneo, nato nel 1997 per iniziativa di oltre cento sindaci, che si è riunito giovedì 4 dicembre in Prefettura a Cuneo per fare il punto della situazione e per discutere della coabitazione di cantieri e tangenziale di Alba. L'Anas sceglierà entro gennaio il socio privato per dare vita alla società che costruirà i lotti non ancora appaltati. Al bando di gara europeo hanno partecipato otto gruppi con francesi, spagnoli, irlandesi e italiani pronti a finanziare i 510 milioni di euro per terminare i lavori e gestire la tratta nei successivi trent'anni almeno. Alla nuova spa spetterà la costruzione dei tratti tra Consovero e Cuneo, tra la Torino-Piacenza e Isola d'Asti, tra Guarene e Cherasco. Alessandro Pelisseri, assessore ai lavori pubblici di Alba, ha ribadito la necessità di vigilare per evitare le difficoltà dovute alla mancanza di coordinazione tra le diverse fasi di esecuzione dei lavori. Due i nodi cruciali: convincere l'Anas a smantellare lo svincolo dell'attuale tangenziale a Baraccone solo dopo aver completato i lavori per l'autostrada; prolungare la bretella da Cantina di Roddi allo svincolo di Verduno. Per quest'ultimo tratto, indispensabile per collegare la viabilità con il futuro ospedale, non mancano i conflitti di competenza, mentre il capitolo costi sembra risolvibile nel quadro finanziario dell'autostrada. Per quanto concerne i tunnel, che avranno un diametro di 15 metri e una lunghezza di oltre tre chilometri, Alba dovrà convivere per lungo tempo con il cantiere: "Dallo scavo uscirà un camion ogni 50 secondi, che si immetterà sulla viabilità ordinaria" precisa Pelisseri, il quale insiste sulla necessità di collaborare con il gestore per studiare una viabilità di supporto che permetta di superare il periodo dei lavori e consenta di smaltire il traffico sul tronco Asti-Guarene, che secondo le aspettative dovrebbe entrare in attività dalla fine del 2005. Un altro punto su cui si attendono delucidazioni dal gestore, una volta costituita la società mista Anas-privati, riguarda lo smaltimento dei detriti dello scavo, che solo in minima parte potranno trovare spazi nei rilevati della nuova autostrada. "Tra qualche anno l'isolamento di Alba non potrà più essere adottato come scusa", commenta Pelisseri, che si augura dall'autostrada un forte impulso alle attività culturali e turistiche. Conclude l'assessore: "Con l'autostrada d'asfalto verrà realizzata anche quella digitale, permettendo il collegamento dell'albese con le dorsali telematiche del Paese, rimuovendo l'ostacolo che ha bloccato il progetto di cablatura della città". (di Giulio Segino da Gazzetta d'Alba del 9 dicembre 2003)
Tra Carrù e Castelletto Stura lavori quasi conclusi A che punto sono i cantieri dell’Asti-Cuneo? Riassumiamo. |