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Dal 18 novembre sarà introdotta la zona a traffico limitato per auto e camion non catalizzati

Stop agli autoveicoli non "verdi"


Anche Alba avrà, da martedì 18 novembre, la sua zona a traffico limitato. Riguarderà tutto il centro storico compreso all’interno dei corsi Bixio, Coppino, don Giacomo Alberione, fratelli Bandiera e Matteotti (con esclusione dell’anello e delle piazze Monsignor Grassi, Savona, Garibaldi, Marconi e Cagnasso.

Tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18 nelle vie del centro storico non potranno circolare i veicoli a benzina e diesel non catalizzati e immatricolati prima del 1993, gli autocarri immatricolati precedentemente al 1994 e i motoveicoli, compresi i ciclomotori a due tempi, immatricolati prima del 1° luglio 1999. Saranno esentati i veicoli non catalizzati dei residenti (previo ritiro dell’apposito contrassegno), i veicoli elettrici, a metano e gpl, i veicoli delle Forze armate, degli organi di Polizia, dei servizi di soccorso e della Protezione civile oltre agli automezzi di proprietà degli enti locali e delle aziende di servizio durante l’espletamento del pubblico esercizio.

Si parte, quindi, incalzati dalle normative che impongono piani d’azione contro il superamento dei limiti degli inquinanti e "dopo un’attenta riflessione di mesi, tante discussioni con i componenti il tavolo di lavoro permanente e dopo l’attento studio dei dati a lungo studiati", dice il sindaco albese Giuseppe Rossetto. "Occorre praticare una politica di indirizzo, iniziando in maniera blanda per fare cultura, dando un segnale di sensibilizzazione in modo educativo ma non repressivo onde abituare a nuovi comportamenti".

Durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa il sindaco Rossetto, l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Pelisseri, il comandante della Polizia municipale Sergio Mensa e la responsabile del Settore protezione civile Laura Campigotto (mancava il consigliere delegato all’ambiente Luciano Vero) hanno ribadito l’intenzione di fornire un indirizzo ai cittadini. Difficilmente la "ztl" darà i risultati sperati nella lotta all’inquinamento, anche se il centro storico, secondo le ricerche del 1997 e del 2002 effettuate dal Liceo scientifico sui licheni (sempre difesa da Gazzetta, un po’ meno da altri...) è la zona della città che meno ha risentito dei miglioramenti derivanti da marmitte catalitiche e teleriscaldamento.

Per agevolare gli esclusi stanno crescendo i parcheggi sui bordi dell’anello di circonvallazione: una trentina di posti in più sono stati ricavati dal parcheggio della stazione (spostando e riorganizzando gli stalli riservati al personale ferroviario e ai bus sostitutivi); a breve verrà inaugurato il parcheggio di corso Bixio (nei pressi della scuola media Vida); altri posteggi arriveranno nell’area dell’ospedale, in seguito agli accordi con le Ferrovie e con lo spostamento della Satti.

Nella ricetta per curare l’aria albese si pensa anche a migliorare la viabilità nell’abitato realizzando la "tangenziale Est" tra via Rio Misureto e viale Cherasca e un parcheggio di sosta e interscambio per gli autotreni.

 

Zona Traffico Limitato

Sono più di settemila gli automezzi che resteranno fuori

Saranno circa 7.500, sugli oltre 30.000 conteggiati sulle strade urbane da una recente rilevazione, gli autoveicoli a cui sarà interdetto l’accesso alla zona a traffico limitato. Lo dicono le stime dell’Amministrazione comunale e lo confermano le statistiche elaborate e pubblicate dall’Aci. Secondo l’Automobile club sono poco meno di un terzo le autovetture circolanti che rientrano nelle categorie "vietate".

È in atto una campagna di sensibilizzazione

Una campagna di sensibilizzazione, realizzata dalla cooperativa Erica, che ha ideato lo slogan L’aria è nostra, difendiamola, accompagnerà l’introduzione della zona a traffico limitato ad Alba. Oltre alla lettera inviata a tutti i cittadini sono stati predisposti volantini con i dettagli riguardanti la chiusura del centro storico alle vetture non catalizzate e una cartolina che verrà distribuita nelle scuole, dalle elementari alle superiori.

Sono proprio le scuole le principali indiziate del traffico nel centro, per questo gli sforzi dell’Amministrazione convergono sul completamento della "cittadella degli studi" di corso Europa (che toglierà altri istituti dal centro storico) e per la realizzazione di un dettagliato piano di mobilità per gli studenti.

Sul retro della cartolina è riportato un decalogo per contribuire a rendere l’aria più respirabile, che consiglia di lasciare la macchina nei parcheggi esterni al centro storico, abituandosi a camminare o andare in bicicletta, utilizzare i mezzi pubblici, evitare spostamenti non necessari nelle ore di punta, scegliere auto poco inquinanti, condividere l’auto con altre persone che fanno lo stesso tragitto.

Micropolveri: in città soltanto quattro giorni di aria buona per tutto il mese di ottobre

A ottobre ad Alba si è respirata aria buona per appena 4 giorni. Così si possono leggere i dati relativi alle micropolveri applicando la scala di giudizi utilizzata dall’Arpa di Prato che suddivide la qualità dell’aria in quattro fasce: se la presenza di micropolveri è meno della metà rispetto al limite fissato dalla legge, viene giudicata buona, altrimenti è accettabile, scadente (se viene superato il limite di tutela per la salute) o pessima (a quest’ultimo giudizio corrisponde una presenza di inquinanti in dosi superiori al 150 per cento rispetto al limite di legge). La centralina di via Tanaro rivela che, sempre ad ottobre, sono stati 18 i giorni con aria accettabile, 7 quelli con aria scadente e nessuno con aria pessima. A Bra, invece, ottobre è trascorso con 2 giorni di aria buona, 15 di aria accettabile, 8 scadente e 4 pessima. Parlando in termini numerici i picchi mensili hanno toccato 71 microgrammi per metro cubo (contro il limite di 50 stabilito dalle normative vigenti) il 14 ottobre, mentre a Bra il massimo è stato raggiunto, sempre il 14 ottobre, con 113 microgrammi, dopo quattro giorni consecutivi oltre "quota cento". Destano minore preoccupazione rispetto alle pm10 le altre sostanze analizzate dalle centraline che si fermano su valori dimezzati rispetto ai limiti, rimanendo nella fascia accettabile.

(di Giulio Segino da Gazzetta d'Alba del 11 novembre 2003)



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