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ALBA-BRA Documento per l´ospedale unico Il Comitato promotore dell´ospedale unico Alba-Bra, con una lettera indirizzata al presidente della Provincia Giovanni Quaglia e all´assessore provinciale Mario Riu, manifesta (preoccupato dei tagli dettati dal bilancio) la necessità di miglioramento e di potenziamento del servizio sanitario, in grado di incidere positivamente sullo stato di salute della popolazione. "In particolare - spiega nel documento - è necessario che la Regione approvi rapidamente il piano finanziario e il progetto definitivo del nuovo ospedale, in modo da poter arrivare all´appalto dell´opera. L´ospedale unico deve venire valorizzato e inserito negli indirizzi di politica sanitaria del quadrante della provincia di Cuneo, tenendo conto di questa prospettiva per le future proposte di razionalizzazione della rete ospedaliera. E non si proceda per l´area Alba-Bra a tagli e riorganizzazioni di servizi a prescindere dalla costruzione del nuovo ospedale". Gli investimenti si rendono necessari, oltre che per la popolazione anziana, anche per il paziente acuto e per la lungo-degenza. |
Cuneo, ieri in Provincia "tavolo" sulla Sanità per le proposte di riordino da portare venerdì in RegioneI sindaci chiedono più poteriCUNEO - Riesplode la polemica sulla Sanità provinciale: i sindaci chiedono di contare di più nelle decisioni riguardanti il territorio. Al tavolo di concertazione tenutosi ieri in Provincia per esaminare l´orientamento generale e formulare proposte (da portare venerdì in Regione) sulla riorganizzazione di Asl e ospedali e sull´applicazione dei Livelli essenziali di assistenza, i rappresentanti di enti e Comuni hanno ribadito la volontà di "essere direttamente coinvolti nelle decisioni riguardanti il sanitario e il sociale". L´assessore provinciale Mario Riu ha letto l´ordine del giorno, poi Bruna Sibille (Bra) ha aperto i lavori: "Gli amministratori sono il riferimento primario dei bisogni del cittadino. La giunta regionale ci deve interpellare prima di qualsiasi decisione su tagli di spesa o razionalizzazione dei servizi. Quello che chiediamo è la presa di posizione della Provincia, perché cerchi una soluzione comune per tutte le Asl del territorio. Altrimenti c´è il rischio che ogni ospedale segua una strada utile solo alla propria realtà". Il sindaco di Alba Giuseppe Rossetto ha portato l´attenzione sul "quadrante 3": è la nuova realtà voluta dalla Regione, che raggruppa le 4 Asl della "Granda" e l´ospedale di Cuneo, perché decidano insieme assunzioni, nomine dei primari, acquisto di beni. "I miei dubbi sono sull´autonomia dei direttori generali riguardo tagli di spesa e chiusura di reparti - ha detto Rossetto -. La politica è fatta dagli amministratori e non dai direttori. Gli amministratori sono eletti, i direttori degli ospedali sono nominati. Ma insieme si può lavorare". Sull´ospedale unico di Alba-Bra Rossetto ha sottolineato: "La razionalizzazione non deve coinvolgere l´Asl 18, dove una proposta è stata fatta già da anni: chiudere due strutture per aprirne una sola, più moderna ed efficiente". Per i paesi dell´Asl 17 ha parlato il sindaco di Fossano Giuseppe Manfredi: "I tagli che hanno dovuto sostenere i nostri tre ospedali sono stati ingenti. A rassicurarci è venuta una promessa dalla Regione, quella di attivare un servizio di day surgery e un reparto di medicina anti-invalidante". A richiamare ancora l´attenzione sull´esigenza di rivalutare la figura dei sindaci e degli amministratori è il presidente della Comunità Montana, Ugo Boccacci: "I sindaci devono esserci. E´ loro compito, in quanto rappresentano il fulcro delle decisioni perifiche di connessione fra sanità e assistenza". Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea e componente della Rappresentanza dei Sindaci dell´Asl 16, ha espresso dubbi sulle competenze dei direttori di ospedali: "Assistiamo alla corsa dei direttori generali per non incentivare i servizi, al solo scopo di risparmiare e conservare il posto. Questa è l´aziendalizzazione proposta dalla Regione. Ecco perché le decisioni devono spettare non solo più alle singole Asl, ma alle loro Conferenze". Più positivo l´intervento del presidente dei Piccoli Comuni, Franca Biglio, che ha riferito dell´incontro in Regione sui L.e.a.: "Gli assessori D´Ambrosio e Cotto hanno condiviso la necessità di diversificare i finanziamenti, in modo che i piccoli Comuni possano far fronte all´onere aggiuntivo che deriva dall´applicazione dei Lea sui bilanci. Vista la dispersione dei servizi che si ha anche per la tipologia del territorio". Contro la razionalizzazione è Flavia Salvagno (Tribunale del malato), mentre Marcello Maggio (Cisl) ha paventato la possibilità di un aggravio di spesa per il cittadino, nel momento in cui i Lea trovassero applicazione. Alfio Arcidiacono (Cgil) ha espresso fiducia nell´organizzazione in quadranti, "perchè consente alla Provincia un più facile coordinamento territoriale". A sostegno dell´operato dei direttori generali è intervenuto il presidente dei medici Renato Palanca. A chiudere gli interventi Mario Tretola, presidente dei Consorzi socio-assistenziali, che ha ribadito la necessità di "fare chiarezza su quali prestazioni deve erogare il settore sanitario e quali il socio-assistenziale". Erano assenti i direttori generali, impegnati a loro volta a stilare proposte da portare venerdì in Regione. (di Laura Mondino da LA STAMPA del 17 settembre 2002)
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