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Corso di laurea in scienze infermieristiche come Sezione staccata dei corsi dell'Università di Torino

Ottobre 2004, partirà la scuola infermieri professionali ad Alba


Dal prossimo anno accademico sarà istituito ad Alba il corso di laurea in scienze infermieristiche, strutturato come Sezione staccata dei corsi dell’Università di Torino. "Le lezioni saranno tenute con la metodologia della teledidattica, mentre le attività di tirocinio si svolgeranno nelle sedi ospedaliere di Alba e Bra", spiega il direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria locale 18 Giuseppe Corarello, il quale ha partecipato, martedì 14 ottobre, alla Commissione paritetica Università-Regione, che ha dato il via.

Da subito l’Università di Torino organizzerà corsi di formazione per alcune figure del personale infermieristico dell’Asl 18, a cui saranno affidati compiti di assistenza all’attività didattica.

"Il risultato ottenuto nella riunione segna il coronamento degli sforzi che l’Azienda sanitaria, i Comuni e le istituzioni hanno posto in essere nell’ultimo quinquennio", prosegue Corarello. "Agli addetti ai lavori è parso chiaro da subito che il futuro dell’Asl di Alba-Bra sarebbe stato determinato, oltre che dall’ospedale unico di Verduno, dall’istituzione dei corsi per infermieri. Sono stati importanti i numerosi incontri promossi dai due sindaci dei Comuni capofila Alba e Bra, Giuseppe Rossetto – che ha speso l’esperienza maturata in passato come assistente all’Università di Torino e allievo dell’attuale rettore Rinaldo Bertolino – e Franco Guida. Non dobbiamo dimenticare il ruolo di Tino Cornaglia, presidente del consorzio socio-assistenziale "Alba, Langa e Roero" e quello di Giancarlo Pascale per il mondo del volontariato, di Franca Carbone per il Tribunale dei diritti del malato, di Giacomo Oddero in qualità di presidente della fondazione "Cassa di risparmio di Cuneo". Anche i sindacati sono stati coinvolti: Gianpiero Porcheddu, segretario provinciale della Cisl, si è fatto più volte portavoce dell’urgenza di intervenire, mentre le fondazioni "Miroglio" e "Ferrero" hanno assicurato il loro appoggio.

Commenta il direttore generale Francesco Morabito: "L’attuale carenza di infermieri, più ancora delle risorse economiche, costituisce un freno allo sviluppo dei servizi sanitari e in una realtà periferica quale la nostra la chiusura delle scuole per infermieri di Alba e Bra alla fine degli anni Novanta ha prodotto un impatto negativo".

Nell’arco di due o tre anni si pensa di superare le criticità attuali. "Per questo", prosegue Morabito, "ho disposto che, sotto la guida di Giuseppe Corarello e del direttore sanitario Alessandra Gallo, sia istituito un gruppo di lavoro che affronti i non facili problemi tecnici, logistici, strutturali ed economici legati alla partenza dell’attività nell’ottobre 2004".

Per la localizzazione dei corsi si pensa alla struttura di Piana Biglini, che già ha ospitato la Scuola per infermieri, ma anche ai locali in corso di recupero da parte dell’Asl 18 presso l’ex Convitto civico.

(di Maria Grazia Olivero da Gazzetta d'Alba del 21 ottobre 2003)



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