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Protesta il Preside dello Scientifico contro la decisione del Demanio sull´ex Caserma Govone

Salviamo la cittadella
degli studi


ALBA - Fa discutere e solleva polemiche la decisione del Demanio di cedere al Corpo forestale dello Stato il galoppatoio e l´annesso edificio nell´ex caserma Govone, di borgo Piave: un complesso di fabbricati già in parte trasformati in scuola, con l´obiettivo di realizzare nell´area la "cittadella degli studi". La decisione è stata confermata in una riunione con gli amministratori in municipio, dai rappresentanti del Provveditorato alle Opere Pubbliche, del Demanio (proprietario del galoppatoio e del fabbricato annesso) e del Corpo forestale che vuole realizzare in quel luogo non solo una nuova sede con uffici e magazzini, ma anche organizzare attività didattiche e formative. A protestare è il prof. Piercalo Rovera, preside del liceo scientifico statale "Leonardo Cocito", già trasferito a metà (480 allievi su 700) nell´ex caserma occupando i locali ristrutturati dalla Provincia, in attesa del trasloco totale che avverrà a lavori ultimati. Dice il preside Rovera: "Sono molto scontento. Come scuola non siamo mai stati interpellati sulla cessione al Corpo forestale, pur trattandosi di edifici che sono confinanti con l´istituto scolastico. Con tale cessione non si è tenuto conto delle esigenze della scuola, che non ha palestre, non ha un´aula magna. I ragazzi vanno a far ginnastica nel centro storico. Ritengo una scelta poco logica, non lungimirante, che pregiudica in qualche modo la realizzazione di un polo scolastico in borgo Piave di cui si parla da decenni. Si tratta di una zona in cui graviteranno 2.000 studenti tra liceo scientifico, quello artistico che si trasferirà quando saranno recuperati altri immobili e tenendo conto dell´istituto per ragionieri e geometri che si trova al confine con il complesso della caserma e l´Itis che vi si insedierà in futuro. In una località così interessata da scuole, sarebbe stato opportuno realizzare servizi: palestre, aula magna, biblioteche, un centro informatico. E´ un peccato che sia mancata una riflessione tutti assieme per studiare le soluzioni migliori: in questo modo si rincorrono i problemi invece di precederli". Continua il preside: "Mercoledì prossimo si riunirà il Consiglio di istituto e inviteremo il sindaco per parlare di questo problema. Noi chiediamo che le decisioni siano riviste e che si facciano tutti gli sforzi per salvare la `´cittadella degli studi´´". Il sindaco, Giuseppe Rossetto: "L´ex galoppatoio e il fabbricato annesso sono di proprietà del Demanio e sono vincolati in via prioritaria per usi dello Stato: è per questo che sono stati ceduti al Corpo forestale che ne ha fatto richiesta. Il Comune non ha potere decisionale, ma ha espresso parere favorevole. Si tratta di fabbricati che non fanno parte dell´accordo di programma con la Provincia, da recuperare per scuole, che vengono così ristrutturati. Per contro il Demanio cederà al Comune il magazzino `´ex Piaggio´´ al fondo del complesso in cui si potranno realizzare le palestre e le ex scuderie per ricavare il Centro giovani". Il consigliere di minoranza, Mariangela Roggero: "Non sapevamo nulla di questa operazione. L´amministrazione non può decidere, ma può esprimere dissenso. Mi pare che il Corpo forestale possa trovare un´altra sede e non andarsi ad insediare in quel contesto di cittadella per gli studi e per il tempo libero dei giovani".

(di g.f. da LA STAMPA del 13 marzo 2003)



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