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Scuola, Università, Comune, Provincia e mondo vitivinicolo: un tavolo di lavoro e due milioni di euroSi riparte con il progetto EnotriaIl consorzio di tutela "Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero" è d’accordo a trasferire la sede presso l’Ampelion (lo assicura, anche per scritto, al Comune, il presidente Giovanni Minetti) e l’assessore Alessandro Pelisseri è deciso a tener conto di quanto ne potrebbe derivare. I fondi per gli interventi sull’Enologica – due milioni di euro già erogati dallo Stato – possono dare il colpo d’ala per i progetti di rilancio del complesso universitario di corso Enotria, ma devono sommarsi agli impegni del Comune e della Provincia, insieme a quelli dei privati. È la filosofia di fondo perseguìta da tempo. Ora ci siamo. Lo studio di fattibilità elaborato dall’architetto albese Mario Romanelli tiene conto delle nuove esigenze del Corso di laurea in viticoltura ed enologia e punta a mettere in sesto l’Ampelion. Due nuove aule da sessanta posti l’una, unificabili a seconda delle necessità, un nuovo spazio per gli studenti (che aumentano) e un laboratorio per le analisi. "Significa lavorare alla parte non ancora restaurata del complesso", spiega l’assessore delegato dal sindaco Giuseppe Rossetto. "L’elemento innovativo per mandare avanti il Progetto Enotria (si tratta di un’idea messa sulla carta dalla passata Amministrazione che prevede una filosofia di rilancio per l’istituto tecnico "Umberto I", la cantina sperimentale, l’Università) è la partecipazione dei privati all’iniziativa". "Da due anni stiamo perseguendo un progetto che riguarda la formazione e la ricerca per il mondo vitivinicolo, oggetto di un protocollo tra Provincia, Comune, istituto "Umberto I" e Facoltà universitaria di viticoltura e che dovrà coinvolgere sempre di più il mondo dei produttori", conferma l’assessore provinciale Antonio Degiacomi, fresco candidato dell’Ulivo a sindaco di Alba per il 2004. I caposaldi del progetto? Dotare l’Università di locali adeguati (deve farlo il Comune); ristrutturare e ampliare i locali dell’"Umberto I", che è costituito dall’Enologica, ma che comprende anche la sezione professionale di Grinzane Cavour; collegare più strettamente la cascina "Bardelli-Le Barche" e l’attività vivaistica e didattica che vi svolge Vivalb con quella dell’Università, dell’"Umberto I" e del Centro nazionale di ricerca, facendo anche alcuni interventi sui locali della cascina (e qui tocca alla Provincia di Cuneo). "La Provincia, per reperire le risorse necessarie, ha destinato il contributo per le scuole della fondazione "Cassa di risparmio di Cuneo" alla costruzione dei nuovi laboratori e di un locale per il ricovero delle macchine e attrezzi presso l’"Umberto I"", spiega Degiacomi. "I lavori sono in corso. Ha inoltre deciso la vendita della cantina di Grinzane Cavour e l’utilizzo degli indennizzi dell’autostrada che attraversa la cascina "Bardelli"". Nei prossimi giorni dovrebbe essere stipulato un accordo tra Provincia, Comune di Grinzane, istituto "Umberto I" per dotare la scuola di Grinzane di un locale per macchine e attrezzi, in modo da svuotare i locali annessi alla cantina e procedere all’asta. Commenta Degiacomi: "È tempo di rimettere tutte le parti attorno a un tavolo per armonizzare i vari progetti. Occorre inoltre un coinvolgimento del mondo vitivinicolo per il progetto di potenziamento e coordinamento dell’attività formativa e di ricerca". (di Maria Grazia Olivero da Gazzetta d'Alba del 14 ottobre 2003)
Il punto sul decentramento universitario in provincia. Scienze della comunicazione addioDomenico Viberti:
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