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Nella provincia solo Cuneo ha il numero giusto di posti letto

Da riorganizzare le "rianimazioni"


SALUZZO - Abbassati i riflettori dal "caso Ferro", nella Granda e in Regione si lavora alla riorganizzazione del comparto delle emergenze. Se il viaggio in ambulanza di 256 Km, da Saluzzo a Domodossola, abbia influito sulla morte dell’operaio di Verzuolo, colto da infarto, dovrà stabilirlo la magistratura. Ma il quadro che emerge dai dati sulle Rianimazioni, dopo i tragici fatti del 22 maggio, è tutt’altro che rassicurante. I numeri parlano chiaro: in provincia c’è una carenza non trascurabile di posti letto, tutti occupati un giorno su due che, inoltre, sono mal distribuiti. La denuncia è dell’Ordine dei medici. Solo Cuneo, con 12 letti, rispetta il Piano sanitario regionale; carenze si registrano nelle Asl di Savigliano-Saluzzo-Fossano e Mondovì. Ma la situazione più critica è nel Braidese e nell’Albese, con 4 posti operativi per 158 mila abitanti, dove gli standard regionali ne richiederebbero il triplo. "Un aumento della disponibilità è possibile - afferma Francesco Morabito, direttore generale dell’Asl di Alba-Bra -, ma è legato ai finanziamenti della Regione e alla reperibilità di personale qualificato. Mancano anestesisti e infermieri professionali, e già oggi siamo costretti a fare i conti con un continuo turn-over".
All’Unità intensiva cardiologica "Utic", i posti disponibili sarebbero 6, ma ne sono stati attivati solo 4 per carenza di personale. "In caso di emergenza - prosegue Morabito -, l’ambulanza medicalizzata del 118 garantisce un livello di assistenza pari a quello della Rianimazione in ospedale, anche se la comunicazione con la centrale operativa e le altre strutture del Quadrante è da migliorare". A Cuneo, entro fine anno prenderanno il via i lavori per nuovi posti al Carle. "C’è un progetto all’esame della Regione - spiega il direttore generale del Santa Croce, Fulvio Moirano -. per 5 rianimazioni di tipo respiratorio, proprio quelle che spesso occupano a lungo le Rianimazioni generali, che così verrebbero decongestionate". L’obiettivo è rispettare gli standard entro il 2004, all’Asl di Savigliano. "La prossima primavera - dice il dg Antonio Fabbricatore -, a Saluzzo raddoppieranno da 2 a 4 i posti in Rianimazione, altri 2 ne sono in arrivo a Savigliano. Il problema delle emergenze è complesso. Serve una nuova organizzazione che distingua i casi prioritari, come gli incidenti, dalla routine, rappresentati dai ricoverati in fase post-operatoria. Poi, bisogna fare in modo che ci siano posti in emergenza temporanea, da lasciare sempre liberi, che ci permettano di ’’gestire’’ un paziente per almeno 24 ore". "A Mondovì, come numero di letti, siamo molto vicini allo standard - afferma il direttore generale dell’Asl, Luigi Cavagliani -, con 4 in Rianimazione, 2 in semi intensiva, e un ulteriore posto che prevediamo di attivare".

(da LA STAMPA del 17 giugno 2003)



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