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Il consigliere della Margherita: "E la salute?". "Nell'inverno scorso almeno 9 volte si sarebbe dovuta adottare la circolazione a targhe alterne".Marello: "Provvedimento inutile. Le code restano e lo smog pure"Se Alba è tra le città indicate dalla Regione – sulla base di un documento per la valutazione della qualità dell’aria del 2001 – tra quelle a più elevato rischio per le percentuali di biossido d’azoto e pm10 rilevate, che fa il Comune? "Poco, troppo poco", secondo l’avvocato Maurizio Marello (foto), consigliere comunale della Margherita. Di più: il provvedimento annunciato è inefficace per le aree sulle quali interviene – il centro storico –, perché prevede il blocco di una quantità minima di mezzi ("quanti sono i proprietari di auto immatricolate prima del ’93?", si chiede il consigliere di opposizione, contestando le cifre ipotizzate dal Comune e puntando il dito su una misura che sarà comunque difficile far rispettare), lasciando aperto il problema dei quartieri periferici ("Mussotto ha fluidificato il traffico grazie alle rotonde, ma in termini d’inquinamento la situazione non cambia di molto"), zone in cui le code restano una realtà costante. Insomma, l’Ulivo ribadisce con forza la contrarietà evidenziata in Consiglio comunale. "L’aria è un bene di tutti e non ha colore, tantomeno politico", prosegue Marello. "Ma l’Amministrazione di Giuseppe Rossetto ha fatto ben poco per tutelarla. Quando, due anni addietro, Gazzetta ha denunciato la situazione, ha negato il problema, sminuendo i dati dell’Agenzia regionale per l’ambiente e le indagini sui licheni. E oggi, di fronte all’evidenza, obbligata a muoversi da provvedimenti imposti dalla Regione e dalla Provincia, sceglie una strada ininfluente. E la nostra salute?". Secondo il Piano d’azione previsto dalla Granda, se gli sforamenti per pm10 e biossido d’azoto sono elevati, si profila una serie di drastici provvedimenti, fino al blocco del traffico. "Nell’inverno scorso almeno nove volte si sarebbe resa obbligatoria la circolazione a targhe alterne", evidenzia Marello. "Il Comune, per timore di scontrarsi su un tema ostico è rimasto immobile a lungo. Non è stato pedonalizzato un solo metro di centro storico, non sono stati adottati provvedimenti per lo scarico delle merci o per il coordinamento del trasporto scolastico e nemmeno per il rinnovo del parco auto. C’è di più. La Giunta ha dato il via libera senza batter ciglio al termovalorizzatore della Ferrero, che comporterà con la sua entrata in funzione – e pur con tutte le garanzie e i controlli richiesti – un impatto negativo sull’aria". Pollice verso su tutti i fronti, insomma. "Il provvedimento oggi sbandierato come un’assunzione del problema palesa la mera preoccupazione dell’Esecutivo di non "disturbare" i cittadini alla vigilia delle elezioni, piuttosto che il pensiero di tutelare la loro salute. Occorre chiedersi se la scelta è corretta. Non cerchiamo polemiche. Il centro-sinistra ha offerto al Sindaco in Consiglio l’opportunità di collaborare. La qualità dell’aria è un tema da affrontare insieme, poiché supera le divisioni di parte. Non esistono soluzioni facili, ma occorre trovare una linea incisiva in base alla quale agire". (di Maria Grazia Olivero da Gazzetta d'Alba del 11 novembre 2003)
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