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Aspre critiche al progetto: "Sbagliato affidare servizi sanitari a società mista". Il Sindaco: "non abbiamo potere decisionale"La protesta dell'Ulivo albeseALBA - Polemiche sulla prevista costituzione della società pubblico-privata che dovrebbe gestire servizi sanitari e accessori nel Cuneese, già approvata dalla giunta regionale. E’ un progetto di sperimentazione presentato dall'Azienda ospedaliera Santa Croce di Cuneo e che coinvolgerà tutte le Asl del quadrante. Aspre critiche dall'Ulivo di Alba, che ha deciso di presentare un'interpellanza al sindaco. Piera Costa e Mariangela Roggero, capigruppo Ds e Margherita (opposizione): "Siamo contrari a metodo e contenuti. Come Ulivo siamo per una sanità pubblica, mentre alla nuova società verrebbero affidati non solo servizi accessori, ma sanitari fondamentali tra cui analisi di laboratorio e radiologia. In questi settori si toglierebbe al pubblico parte dei servizi più remunerativi per lasciare l'emergenza e gli acuti, più onerosi". Continuano: "Contestiamo di non aver avuto informazioni dal sindaco". Gli oppositori sostengono che Alba e Bra hanno fatto scelte di razionalizzazione con l'ospedale unico. Mariangela Roggero dice che il consigliere regionale Antonio Saitta ha presentato un'interpellanza urgente in Regione, sulla legittimità della delibera di autorizzazione. Replica il sindaco albese Giuseppe Rossetto: "Siamo stati parzialmente informati: è un argomento su cui non abbiamo potere decisionale". (da LA STAMPA del 22 ottobre 2003)
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