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Venerdì maggioranza e opposizione discutono del Piano regolatore. La delibera in Consiglio ad aprile

Prg: sviluppo, non speculazione


Speculazione edilizia, sviluppo senza logica, impoverimento del territorio. Sono tre virus che potrebbero aggredire il nascente Piano regolatore. Li segnala il presidente della Commissione urbanistica albese Maurizio Marello. Come crescerà Alba? L’interrogativo sta per sciogliersi. Venerdì 12 la Commissione istituita per seguire il nuovo strumento urbanistico (composta dal sindaco Giuseppe Rossetto, dal presidente del Consiglio Maurilio Fratino e da Maurizio Marello) incontrerà l’architetto incaricato Leonardo Benevolo e il suo staff per esaminare la bozza di delibera programmatica. Si tratta del documento recante le linee secondo le quali Alba potrà svilupparsi. Nei prossimi mesi il Piano verrà elaborato in concreto. Rossetto spera che la decisione del Consiglio, prevista per l’inizio di aprile, sia unanime. «Venerdì si discuterà la bozza, prima con l’opposizione e il candidato sindaco dell’Ulivo, Antonio Degiacomi, poi in Commissione», spiega Rossetto. «Ci auguriamo che il confronto sia proficuo e che la decisione consiliare possa essere condivisa: princìpi unanimi acquisiscono maggior forza». Lo sfidante, Degiacomi, ritorna all’"Alba dei 40 mila", l’idea lanciata da Rossetto e poi parzialmente corretta in corsa. «Forse rischiamo di discutere troppo su un messaggio improvvisato, che pare rivolto a far sognare in tempo preelettorale quanti possiedono un appezzamento», sbotta Degiacomi. «Ben venga la crescita! Lo sviluppo dev’essere economico, civile e culturale. Inoltre richiede azioni impegnative e concertate del pubblico e del privato, poiché si avverte una flessione che non è solo congiunturale del tessile e delle materie plastiche e perché il turismo difficilmente crescerà rapidamente e in modo spontaneo. Bisognerà pure dare servizi a zone sviluppate in fretta ed evitare di soffocare il centro con operazioni quali quelle di piazza Vittorio Veneto, dell’ex mulino Valente e del trasferimento della Guardia forestale all’ex caserma Govone». Per Maurizio Marello «l’obiettivo demografico è un falso. Si deve puntare alla qualità della vita. E per costruire una città vivibile è centrale il tema delle identità. Alba è percepita dal punto di vista urbanistico come un centro di dimensioni tali da consentire ancora una buona qualità dell’esistenza, insidiata da due fattori: l’incremento del traffico e l’inquinamento atmosferico. Il suo dinamismo porta una domanda di sviluppo, che dev’essere tale da non "guastare" ambiente e territorio, migliorando i servizi e la mobilità». Secondo il consigliere d’opposizione, il quale accoglie l’idea dell’architetto Benevolo della città "policentrica", bisogna preservare l’identità del centro storico, dandone una nuova a zone che ne sono prive: San Cassiano, Mussotto, corso Cortemilia.

(di Maria Grazia Olivero da Gazzetta d'Alba del 9 marzo 2004)



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