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Ad Alba ritardi nell´ampliamento della Casa di riposo

Ottolenghi,
lavori fermi da ottobre


ALBA - Tempi lunghi per la casa di riposo Ottolenghi. I lavori di ampliamento sono fermi da ottobre e la sospensione ha fatto seguito a ben quattro anni durante i quali erano proseguiti molto a rilento. La sospensione è avvenuta con la rescissione del contratto da parte del Comune con la ditta appaltatrice, l'impresa Rosso Fratelli di Torino, con la quale è da tempo in corso un contenzioso per motivi economici e tecnici. La conseguenza è un notevole ritardo nella conclusione dell'opera: secondo le previsioni sarà ultimata non prima della fine del 2004, ovvero tra due anni. L'Ottolenghi è un istituto di diritto privato Onlus, proprietario della struttura, ma è legato al Comune, essendo l'unica casa di riposo ad Alba. L'Amministrazione albese si è fatta carico di gestire i lavori di ampliamento, investendo i contributi provenienti da varie fonti e particolarmente dalla Fondazione Crc. Il presidente, che attualmente è il dott. Eugenio Bruni, è nominato dal sindaco, mentre del Consiglio di amministrazione fanno parte alcuni consiglieri comunali. Dice l'assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Pelisseri: "Dopo la rescissione del contratto, stiamo riprogettando il completamento dell'opera: l'incarico del progetto definitivo è stato affidato all'architetto Guido Canali, che dovrebbe consegnarlo entro fine febbraio. Prevediamo che il nuovo appalto possa avvenire entro quest'anno, con ultimazione dei lavori a fine 2004". L'assessore spiega che al progetto iniziale vengono apportate delle modifiche in quanto l'Ottolenghi vuole realizzare, a piano terra, un Centro diurno di accoglienza. Questa novità comporterà alcuni confronti tra progettisti, Ottolenghi e Comune. Con il centro diurno si potranno ospitare più anziani durante la giornata, mentre la sera farebbero ritorno a casa. Per il completamento dei lavori si prevede una spesa di un milione di euro, compresi gli arredi e la sistemazione dell'area esterna. In precedenza erano già stati spesi 4 miliardi e mezzo di lire. Con l'ampliamento si ricaveranno 60 nuovi posti (20 per ognuno dei tre piani dell'edificio), che porteranno il totale a 140. Sono molto attesi nell'Albese, dove si calcola che siano circa 300 le persone in lista d'attesa di un posto per non autosufficiente in un istituto.

(di Giuseppina Fiori da LA STAMPA del 6 febbraio 2003)



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