Il costo previsto della nuova struttura è di 280 miliardi di lire, i lavori di costruzione forse inizieranno in primavera.
Difficoltà risolte ieri a Verduno in Conferenza dei servizi
Ok definitivo all'ospedale di Alba-Bra
VERDUNO - Un nuovo decisivo passo in avanti è stato compiuto
ieri nell’iter per la costruzione del nuovo ospedale Alba-Bra. I rappresentanti
dei cinque Enti titolari della firma per l’accordo di programma si sono
incontrati nel municipio di Verduno per l’atto conclusivo della Conferenza dei
servizi. Il passo successivo sarà adesso la firma - entro il 10 agosto
dell’accordo vero e proprio: quindi si potrà procedere alla consegna del
progetto esecutivo. Se non subentreranno ulteriori intoppi, dunque, entro la
prossima primavera potranno finalmente attivarsi i cantieri, a conclusione
comunque degli interventi per la bonifica e la messa in sicurezza del sito.
All’incontro erano presenti l’Asl 18, rappresentata dal direttore generale
Francesco Morabito, dal direttore amministrativo Giuseppe Corrarello e
dall’architetto Ferruccio Bianco; la Regione, con l’assessore alla Sanità
Antonio D’Ambrosio, l’architetto Claudio Fumagalli e Maria Laganà
dell’assessorato alla Sanità; la Provincia, rappresentata dagli assessori
Antonio Degiacomi e Mario Riu; i sindaci dei Comuni di Alba e Verduno, Giuseppe
Rossetto e Renata Salvano, e il vice sindaco di Bra, Bruna Sibille. La
Conferenza riguardava tre punti fondamentali nell’iter amministrativo del nuovo
nosocomio: la bonifica del terreno, la variante del Piano regolatore del Comune
di Verduno e il progetto architettonico dell’edificio. Grande soddisfazione per
l’intesa siglata è stata espressa dal direttore generale dell’Asl 18, Francesco
Morabito: "Abbiamo lavorato alacremente per raggiungere questo risultato
importantissimo per tutta la nostra comunità. Vogliamo proseguire con lo stesso
impegno per fare in modo che la prossima primavera si possa aprire il cantiere.
Finalmente si è concretizzato un progetto che fino ad oggi ha dovuto affrontare
parecchi ostacoli. Il mio primo pensiero di medico va ai cittadini di questa
Azienda sanitaria che tra pochi anni potranno usufruire di una struttura
altamente qualificata sotto il profilo sanitario e ai dipendenti, che per l’alta
professionalità finora espressa, potranno operare in un ambito più moderno e
confortevole. Quando si raggiungono risultati di questa portata è d’obbligo
citare le persone che hanno dato il loro contributo, iniziando dai miei
collaboratori: il direttore amministrativo Giuseppe Corrarello, l’architetto
Ferruccio Bianco, Giusto Viglino e Luciano Scalise, componenti del gruppo di
lavoro aziendale dedicato all’ospedale. Un ringraziamento particolare anche al
Comitato promotore e a Giovanni Monchiero che, come direttore generale dell'Asl
di Alba-Bra, è stato il vero ispiratore di questo progetto ed ora, pur
ricoprendo un altro incarico in ambito sanitario piemontese, continua ad esserci
vicino". Commenti positivi sono giunti anche dal vicepresidente del Consiglio
regionale, Lido Riba: "I Ds e il Centrosinistra non possono che essere
soddisfatti per la fine dell'iter che da via libera alla costruzione
dell'ospedale di Verduno, anche perché il nostro contributo è stato determinante
per poter raccogliere una parte più che consistente dei 280 miliardi di vecchie
lire necessari per la realizzazione del progetto. Almeno 120 miliardi provengono
dalle nostre iniziative di legge e dallo stanziamento dell'ex ministro alla
Sanità Rosy Bindi. Se teniamo presente che altri 80 miliardi sono frutto
dell'autofinanziamento e del project financing, diventa evidente quale sia stato
l'impegno della Giunta regionale. Se questa avesse dimostrato una maggiore
efficienza avremmo risparmiato mesi, se non addirittura anni, di tempo per
arrivare al punto di oggi". Per l’assessore provinciale Antonio Degiacomi
"quello raggiunto è un traguardo importantissimo. La nuova struttura consentirà
di attrarre risorse professionali e di qualità. Ora restano da risolvere i
problemi legati alla viabilità e ai collegamenti con le principali vie di
comunicazione della zona". Gian Giacomo Toppino, presidente del Comitato
promotore del nuovo ospedale: "Esprimo il mio più vivo compiacimento. Abbiamo
lavorato intensamente negli ultimi dieci anni e ora vediamo finalmente
ricompensati i nostri sforzi. Non vorremo che adesso si frapponessero altri
problemi, ma tutti gli amministratori pubblici presenti hanno dato ampie
garanzie perché ciò non accada".
(di g.f. da LA STAMPA del 25 luglio 2003)
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