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La costruzione del nuovo ospedale Alba-Bra

Più di dieci anni fa prendeva avvio l’avventura del Nuovo Ospedale Alba-Bra. Questo progetto nasceva dalla consapevolezza dei profondi cambiamento che si sarebbero verificati in campo sanitario in un futuro non troppo lontano, determinati dai progressi delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.

Evoluzione del sistema Sanitario

Gli aspetti più evidenti dei cambiamenti che si sono realizzati in campo sanitario in questi anni sono legati sia all’ampliamento delle possibilità di diagnosi e cura delle malattie sia alla necessità di ingenti investimenti.

Infatti, l’ampliamento delle possibilità di diagnosi e cura ha comportato un radicale cambiamento dei percorsi diagnostico-terapeutici con una progressiva tendenza alla deospedalizzazione e alla riduzione della necessità di posti letto di ricovero.

D’altra parte l’evoluzione tecnologica della medicina ha determinato la necessità di ingenti investimenti sia in risorse umane che in attrezzature per continuare a fornire prestazioni sanitarie adeguate. Inoltre, questa aumentata richiesta di investimenti si è associata sempre più spesso ad una limitazione delle risorse economiche erogabili dal Servizio Sanitario Nazionale. Pertanto oggi è diventato assolutamente necessario realizzare delle economie di scala che consentano di ottenere il massimo di efficienza ed efficacia dagli investimenti effettuati.

Da un punto di vista di programmazione sanitaria questi cambiamenti hanno avviato un processo di revisione dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie fornite dal Servizio Sanitario Nazionale ed un tentavo di razionalizzazione della rete ospedaliera con una concentrazione delle risorse umane e strumentali in pochi poli sanitari di eccellenza in grado di fornire prestazioni sanitarie adeguate agli standard di qualità attualmente richiesti.

Questo processo di concentrazione è ulteriormente favorito dal miglioramento dei sistemi di comunicazione e di trasporto che consentono ai cittadini di raggiungere più facilmente ed in modo più rapido i luoghi di cura.

Perché il Nuovo Ospedale Alba-Bra

In base alle precedenti considerazioni appare evidente come il progetto del Nuovo Ospedale Alba-Bra, benché concepito 10 anni fa, appare oggi di straordinaria attualità in quanto attraverso l’unificazione di due ospedali in una sola struttura, è possibile ottenere sia risparmi di gestione sulla spesa globale e su quella del personale sia un miglioramento della qualità dei servizi erogati e delle condizioni operative di sicurezza e benessere ambientale.

D’altra parte il territorio Alba-Bra, sia come estensione che come numero di abitanti, giustifica la presenza di un’azienda ospedaliera la cui dimensione risulta ideale sia dal punto di vista organizzativo che gestionale per realizzare quelle economie di scala che consentono di ottimizzare l’investimento.

Non a caso infatti la Regione Piemonte ha definito più volte questo come un progetto pilota da esportare in altre realtà regionali, ha provveduto a finanziarne la realizzazione e lo ha inserito in un asse ideale di programmazione sanitaria del Piemonte sud tra il Nuovo Ospedale di Asti e quello di Cuneo.

 

Come arrivare alla realizzazione dell’Ospedale Alba-Bra

A questo proposito, crediamo che la realizzazione del Nuovo Ospedale Alba-Bra debba essere perseguita su due piani: quello edile e quello dei servizi.

  • Dal punto di vista edile un passo decisivo verrà realizzato con l’aggiudicazione e l’avvio dei lavori che dalla direzione dell’ASL-18 è stata previsto per il prossimo mese di luglio. Sarà importante che le varie fasi di attuazione del progetto vengano seguite anche dal Gruppo di Monitoraggio, affinché venga rispettato il cronoprogramma che prevede la fine dei lavori per il 2009.
  • Dal punto di vista dei servizi sanitari da realizzare nel Nuovo Ospedale Alba-Bra è importante che già sin da ora, nelle due strutture attualmente esistenti di Alba e Bra, si rafforzino quei processi di ristrutturazione e potenziamento di servizi che prefigureranno l’assetto sanitario del Nuovo Ospedale e che dovranno essere poi trasferiti nella nuova struttura tra 5-6 anni. A tal fine ci sembra opportuno che tra l’ASL-18, le forze politiche, sociali ed economiche del territorio e l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, anche in assenza del Piano Sanitario Regionale, si apra una trattativa che consenta, nelle strutture attualmente esistenti, di definire:
    • quali sono i servizi da ristrutturare e potenziare;
    • quali sono i nuovi servizi da programmare anche in prospettiva di un asse sanitario del Piemonte Sud che prevede l’Ospedale Alba-Bra inserito tra quello di Cuneo e di Asti;
    • quali sono gli interventi strutturali da realizzare per garantire la funzionalità delle strutture esistenti fino alla realizzazione del Nuovo Ospedale;
    • quali risorse economiche sono reperibili per realizzare questi progetti anche attraverso una revisione della quota capitaria assegnata all’ASL-18 che attualmente risulta essere tra le più basse in ambito regionale.

Infine ci sembra molto importante che queste linee programmatiche vengano poi recepite dal Quadrante di Cuneo in modo che l’organizzazione e la gestione dell’attività sanitaria provinciale tenga conto già sin da ora della realtà del Nuovo Ospedale Alba-Bra. In tal modo forse si potrebbe evitare, come è accaduto nel caso di AMOS, il tentativo di estendere a tutta la Provincia progetti nati per la realtà dell’ASO S. Croce di Cuneo la cui compatibilità con il Nuovo Ospedale è tutta da valutare.

GRUPPO DI COORDINAMENTO 25 OTTOBRE




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