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Il Consiglio di Stato ha bocciato le decisioni del Comune sull'intervento di corso Asti. Marello: "L'Ulivo ha sempre detto che occorreva una variante strutturale al Piano regolatore"

Multisala, opere da demolire?


Alba non potrà andare al cinema in corso Asti? La vagheggiata multisala è stata cassata, oltre che dal Tribunale amministrativo regionale, dal Consiglio di Stato. Così, almeno, pare. Anche se in piazza del Duomo, da dove è stata diffusa la notizia, ora si corregge il tiro. "Siamo alle indiscrezioni di cancelleria", assicura il sindaco Giuseppe Rossetto. "Il legale del Comune, in assenza della sentenza, non può fornire assicurazioni. Meglio aspettare qualche settimana". Che cosa accade? La vicenda è passata nei mesi scorsi attraverso due delibere assunte dal centro-destra in Consiglio, con il centro-sinistra fuori dall'aula per protesta. Agli atti di piazza del Duomo sono seguite le autorizzazioni edilizie. La proprietà ha avviato le prime opere, che poi si sono fermate. Una ben strana situazione. Una diatriba tra concorrenti? Mentre la società Eurovezza puntava a realizzare la sala di proiezione in corso Asti, i titolari del cinema Eden di via Giacosa ristrutturavano il centrale edificio e lo riaprivano, contestando al Comune l'appoggio ai concorrenti. Il ricorso, approdato al Tar, è stato accolto. E ora pare che anche il Consiglio di Stato sia della medesima opinione. "Se così è, secondo le indiscrezioni che il Comune ha confermato", commenta il consigliere della Margherita Maurizio Marello, "occorre verificare la situazione. Non mi pare che le opere siano condonabili. Dunque, se ne può ipotizzare l'abbattimento". Prosegue Marello: "è stata usata una scorciatoia, come l'Ulivo ha sempre rimarcato in Consiglio. Dietro la teoria della correzione di un errore materiale del Piano regolatore, si nascondeva il cambiamento della destinazione d'uso dell'area. Occorreva una variante strutturale. Il risultato è che la multisala - che non abbiamo mai contestato di per se stessa - non è stata realizzata. Anzi, si rischia l'abbattimento, mentre l'Eurovezza potrebbe non essere più interessata". Già, perché ci sono novità su altri fronti. Nel frattempo la proprietà dell'Eden ha ottenuto dal Comune la destinazione commerciale (e si parla di un nuovo cinema) per un'area di corso Piave... "La vicenda, comunque si concluda", chiude Marello, "è emblematica del modo con il quale l'Amministrazione di Giuseppe Rossetto ha gestito la politica urbanistica. Qualcuno ha avuto concessioni che altri si sono visti negare".

(di Maria Grazia Olivero da Gazzetta d'Alba del 17 febbraio 2004)



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