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Da la Repubblica 28 gennaio 2002

La decisione è stata presa dalla quarta sezione penale del Tribunale di Milano.
"Così evitiamo ritardi"

Unificati i processi
Imi-Sir e Lodo Mondadori

Stamane Previti ha ridato mandato ai suoi difensori.
I legali contro la Boccassini: "Fa solo show"


MILANO - I due procedimenti per corruzione di giudici, Imi-Sir e Lodo Mondadori, saranno unificati nello stesso processo. Lo hanno deciso i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano dopo quasi due ore di camera di consiglio. E' il presidente Paolo Carfì a spiegare i motivi della decisione: i due procedimenti si trovano, "nello stesso Stato e grado, col medesimo collegio e nella stessa fase di assunzione delle prove da parte del pm", e la mancata riunione, "comporterebbe un grave ritardo per l'uno e per l'altro dei procedimenti", considerando anche il fatto che in entrambi i casi le udienze, per gli impegni parlamentari di Previti, possono tenersi solo lunedì, venerdì e sabato. "C'è una parziale comunanza delle fonti di prova - ha aggiunto Carfì - e c'è una commissione tra i due procedimenti che vedono imputati comuni, Previti, Metta e Pacifico".

Allo stesso Carfì stamane è spettato il compito di prendere atto di un nuovo colpo di scena nel processo Imi-Sir: Cesare Previti ha infatti chiesto ai difensori, che aveva ricusato, di riassumere la sua difesa. Lo ha fatto scrivendo proprio a Carfì: "Al difensore d'ufficio, Alessandra Crea", scrive il parlamentare in una lettera al presidente della quarta sezione penale, "non è stato attribuito neppure il termine necessario per la semplice lettura degli atti di causa. Ho pertanto richiesto ai miei originari difensori di assumere nuovamente il mandato di difendermi per continuare la battaglia di giustizia e di legalità che sono costretto ad affrontare e per offrire, anche all'opinione pubblica, la verità e la prova della mia innocenza".

Al rientro in aula, i tre legali Michele Saponara, Angelo Alessandro Sammarco e Giorgio Perroni hanno attaccato il pm Ilda Boccassini, accusata di "fare spettacolo a uso dei giornalisti" per aver illustrato l'iter di una rogatoria del 1987 sul conto Osuna delle Bahamas, attribuito a Previti: "Rogatoria tuttora pendente". La Boccassini ha chiesto al tribunale di fare pressione sui ministeri della Giustizia e degli Esteri per sveltire la procedura.

Anche gli avvocati di Previti hanno scritto al collegio, per spiegare i motivi per cui accettano il nuovo incarico: "Il mandato professionale conferito dall'onorevole Previti pone come impegno deontologico e morale primario il raggiungimento della verità nell'interesse dell'imputato e della giustizia. La vicenda giudiziaria di Previti è caratterizzata da sistematiche mistificazioni e strumentalizzazioni avvenute al di fuori della sede processuale e non hanno mancato di coinvolgere persino i difensori 'rei' o meglio dire 'correi', di avere esercitato il diritto di difesa in modo abusivo".




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