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Il pm: "I documenti provano che il denaro per corrompere i giudici proveniva da conti dell'allora presidente Fininvest"

Da la Repubblica del 21 dicembre 2001

Lodo Mondadori. La Bocassini chiama Berlusconi a testimoniare

MILANO - Il Cavaliere chiamato a testimoniare sul Lodo Mondadori. "Chiedo che Silvio Berlusconi sia citato come teste in questo processo", ha detto stamani il pm Ilda Boccassini, che vuole sentire il presidente del Consiglio in qualità di ex presidente della Fininvest.
La richiesta di testimonianza di Berlusconi è stata fatta dal pm quando il presidente del collegio dei giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano, Paolo Carfì, ha dichiarato aperto il dibattimento, dopo aver rigettato alcune altre eccezioni della difesa.
Il pm ha chiesto anche altre testimonianze, come quella di un giudice e del personale in servizio nella corte d'Appello di Roma tra il '90 e il '91 (periodo in cui si svolsero i fatti relativi al lodo Mondadori) e di una serie di persone che furono interessate alla "guerra di Segrate" che vide contrapposta la Cir di Carlo De Benedetti alla famiglia Formenton e quindi alla Fininvest, allora presieduta da Silvio Berlusconi.
Per questo, la Boccassini ha chiesto le testimonianze di Carlo De Benedetti, Vittorio Ripa di Meana, Carlo Caracciolo, Corrado Passera, Emilio Fossati, Sergio Erede - tutti per la Cir - e di Vittorio Dotti, all'epoca legale Fininvest, oltre che di Vincenzo Visco.
Dopo aver ripercorso la storia della "guerra di Segrate" che culminò nella sentenza con cui, nel gennaio '91, la corte d'Appello di Roma (relatore il giudice Metta) annullava il Lodo Mondadori dando ragione alla parte Formenton-Fininvest, il pm ha detto che "l'accusa intende provare anche dal punto di vista storico le tappe di questa vicenda".
Ma la Procura chiederà l'acquisizione della documentazione e di testimonianze su conti correnti aperti all'estero dagli imputati per "provare - ha detto - il flusso di denaro che è servito a corrompere i magistrati e che proviene dall'estero da conti addebitabili alla persona di Silvio Berlusconi, all'epoca presidente della Fininvest".
E' stato a questo punto che il pm Boccassini ha chiesto l'audizione di Berlusconi, che deve essere, a suo parere, ascoltato ai sensi dell'articolo 210 del Codice di procedura penale. Secondo l'accusa questi fondi all'estero in parte (400 milioni) furono impiegati per l'acquisto di un appartamento della figlia dell'allora giudice Metta.
Poi il magistrato ha ripercorso tutta una serie di passaggi tra conti esteri riferibili agli imputati. "Da questa ricostruzione - ha detto il pm - l'accusa ritiene che vi è la prova che le persone imputate abbiano corrotto un giudice di questa Repubblica per ottenere il controllo totale della Mondadori".
In precedenza la rappresentante dell'accusa aveva anche detto che questa vicenda è importante per questo Paese perché riguarda il "controllo dell'informazione, baluardo della democrazia. La procura intende provare che, prima, gli imputati hanno avvicinato e poi sono riusciti a corrompere un magistrato".




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