Logo Margherita
Pagina iniziale
Rassegna stampa locale
Rassegna stampa nazionale
Approfondimenti

Davigo Colombo e Dipietro

Da RAINEWS24 del 15 novembre 1999

Mondadori. Procura Milano chiede rinvio a giudizio Berlusconi

La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi e altre dieci persone, fra cui Cesare Previti, al termine dell'inchiesta sul Lodo Mondadori. L'accusa per Berlusconi e' di concorso in corruzione in atti giudiziari. Rinvio a giudizio anche per Attilio Pacifico e Giovanni Acampora e per l'ex giudice Vittorio Metta. Per falso in bilancio e' stato chiesto il giudizio dell'avv. Alberto Predieri, Cristina Mondadori e Luca, Pietro, Silvia e Mattia Formenton. La richiesta di rinvio a giudizio passa ora all'esame del Gup

La cronologia degli eventi

Il lodo arbitrale sul contratto Cir-Formenton fu emesso il 21 giugno '90 da tre arbitri, Carlo Maria Pratis, Natalino Irti e Pietro Rescigno, incaricati di dirimere la controversia tra Carlo De Benedetti e Luca Formenton per la vendita alla Cir del 25,7% della Smef, la finanziaria che controlla la Mondadori. Il lodo diede ragione alla Cir dando a De Benedetti il controllo del 50,3% della Mondadori. La decisione del collegio arbitrale venne pero' annullata dalla Corte di Appello di Roma con una sentenza dei giudici Arnaldo Valente, Vittorio Metta e Giovanni Paolini. Proprio in relazione a questa sentenza, che porto' poi all'accordo tra De Benedetti e Silvio Berlusconi, i magistrati milanesi ipotizzano per il leader del Polo l'ipotesi di reato di concorso in corruzione, ipotesi sempre respinta dallo stesso Berlusconi.

Per Berlusconi un ennesimo "ingiusto processo"

"Quella dei teoremi e' ormai una strategia infinita", dice Silvio Berlusconi nella nota in cui definisce come l'ennesimo "ingiusto processo" quello sul cosiddetto 'lodo Mondadori'. Il leader del Polo si dice certo che "non potra' che finire, magari fra cinque o dieci anni, con una assoluzione perche' 'il fatto non sussiste'" ma lamenta i danni derivanti dalla "paradossale inversione di ruoli" di cui accusa la Procura di Milano.

Per D'Ambrosio c'erano gli estremi per la richiesta

"Evidentemente abbiamo ritenuto che ci sia un contesto che merita di essere verificato dal giudice". Il procuratore della Repubblica di Milano, Gerardo D'ambrosio, non va oltre questo scarna dichiarazione per commentare le richieste di rinvio a giudizio per il Lodo Mondadori, approvata dal procuratore di Milano su richiesta dei sostituti procuratori Ilda Boccassini e Gherardo Colombo.



Scriveteci a: margherita.alba@libero.it
Realizzazione del sito a cura di Luciano Rosso