Da settembre sezione staccata dell´istituto di Fossano.
La notizia è stata data durante l´ultimo Consiglio Comunale in cui è stato approvato il Bilancio di Previsione
Il 2003 porterà ad Alba l´Itis "Vallauri"
ALBA - Dopo un´attesa durata vent´anni, dal prossimo anno
scolastico la città avrà l´Itis, Istituto tecnico industriale statale andrà a
completare il panorama delle scuole superiori albesi. Sarà una sezione staccata
dell´Istituto "Vallauri" di Fossano e si inizierà con il primo biennio. La
notizia è stata comunicata dal sindaco, Giuseppe Rossetto, durante il Consiglio
comunale tenutosi lunedì sera. Un risultato ottenuto dopo lunghe trattative tra
Comune, Provincia, l´istituto di Fossano e con il benestare della Regione. Il
sindaco: "Da tempo si sente la mancanza di un Itis ad Alba: negli ultimi
vent´anni sono stati diversi tentativi per ottenerlo ma solo pochi giorni prima
di Natale è stato raggiunto un accordo. Nell´Albese, dove si concentra quasi il
50% delle industrie e delle maestranze del Cuneese, è una necessità disporre di
una scuola di formazione per il settore industriale e in particolare meccanico a
cui le aziende possano attingere personale qualificato". Dall´ Albese partono
ogni giorno non meno di 350 studenti che raggiungono istituti tecnici
industriali non solo di Fossano, che ha il maggior numero di allievi, ma anche
di Mondovì, Asti, Cuneo e Bra. Un pendolarismo che crea disagi agli studenti per
i trasferimenti e maggiori spese alle famiglie. Secondo le previsioni, la nuova
scuola inizierà a settembre con il biennio formato da quattro classi. E´ già
stato affrontato il problema dei locali: in via provvisoria l´Itis sarà ospitato
all´APRO di San Cassiano che è in fase di ampliamento. Se l´Istituto avrà molte
adesioni, come si prevede, l´amministrazione studierà una soluzione per la sede
definitiva che potrebbe essere nella "cittadella degli studi" in via di
realizzazione nell´ex caserma "Govone" di borgo Piave. Soddisfazione per la
nuova scuola hanno espresso il presidente della Provincia, Giovanni Quaglia,
l´assessore all´Istruzione, Antonio De Giacomi, e Domenico Viberti, responsabile
dell´associazione per il decentramento degli insediamenti universitari in
Provincia, che hanno dato il loro sostegno. Il Consiglio comunale di lunedì ha
approvato il bilancio di previsione 2003, che pareggia sulla cifra di 35.617.196
euro: nessun aumento di imposte o tasse, mentre è previsto un taglio del 2% alle
spese correnti. "Il taglio del 2% delle spese - ha spiegato l´assessore alle
Finanze, Carlo Castellengo - è un invito ai vari dirigenti a razionalizzare, ma
soddisfacendo le richieste dei cittadini. Abbiamo scelto di contenere le spese,
i mutui, impegnandoci a cercare risorse all´esterno per i grandi interventi". Il
senatore Tomaso Zanoletti, consigliere di maggioranza, ha sottolineato che "il
bilancio prevede investimenti per oltre 6 milioni di euro, tutti riferiti a
risorse certe". Aspre critiche da Gianni Arbocco (ds) di opposizione: "C´è molta
distanza tra le cose annunciate e quelle realizzate. Alba è sempre più una
´´città per pochi´´, ricca e opulenta, ma con nuove povertà che non trovano
risposte adeguate. Anche le scelte urbanistiche vanno in quella direzione". Per
Mariangela Roggero (Margherita) della minoranza si tratta di un "bilancio
´´ingessato´´ con il quale sarà più difficile inserire nuove iniziative nel
corso dell´anno e reggere eventuali imprevisti".
(di Giuseppina Fiori da LA STAMPA del 27 dicembre 2002)
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