Logo Margherita
Pagina iniziale
Rassegna stampa locale
Rassegna stampa nazionale
Approfondimenti

C´è soltanto lo studio di fattibilità

Grattacielo Inail accumula ritardi


ALBA Il grande palazzo dell´Inail, che secondo le previsioni dovrebbe già essere in avanzata fase di progettazione per l´apertura del cantiere nel 2003, è rimasto fermo allo studio di fattibilità, accumulando ritardi. Per conoscere tempi e modalità di attuazione dell´edificio di sette o otto piani previsto a Porta Tanaro per accogliere la sede dell´istituto e altri uffici, una delegazione comunale con l´assessore ai Lavori pubblici Alessandro Pelisseri andrà domani a Roma per incontrare dirigenti e tecnici Inail con i quali fare il punto della situazione. Il ritardo nell´iter, che in questo momento è già di un anno, si è registrato in seguito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto l´Istituto nazionale per l´assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. L´inchiesta ha portato alla nomina di un commissario straordinario Inail, Vincenzo Mungari, che su invito degli amministratori albesi e del senatore Tomaso Zanoletti era venuto ad Alba a metà ottobre: in quella occasione il commissario aveva assicurato che il Centro direzionale di Alba si farà. Rimangono da stabilire tempi e modalità, argomenti sui quali si cercherà domani di avere informazioni precise e impegni. L´Inail ha già acquistato dal Comune l´area necessaria di quasi seimila metri quadrati tra corso Nino Bixio (dietro l´hotel I Castelli) e il mercato ortofrutticolo coperto, vicino alla caserma dei carabinieri e non lontano dal centro storico. Secondo l´accordo firmato con il Comune, l´Inail dovrebbe costruire un piccolo grattacielo, edificio da trentamila metri cubi, con parcheggi anche ad uso pubblico per un investimento di 15 milioni di euro. Oltre alla sede Inail, fra gli enti che hanno deciso di trasferire la loro sede nel nuovo centro ci sono Inps, Poste, Finanza e nuovi uffici giudiziari. Gli amministratori albesi sollecitano l´Inail a realizzare il progetto essendo il Comune interessato ad avere la disponibilità di parcheggi pubblici in quella zona (si parla di 300 posti) e anche per regolamentare la viabilità tra i corsi Torino e Nino Bixio. Nel protocollo d´intesa il Comune si è impegnato ad apportare una variante al piano regolatore per consentire la realizzazione del Centro. I 3 miliardi di vecchie lire che il Comune ha già incassato dalla vendita del terreno si stanno utilizzando per varie opere pubbliche, tra cui un Centro per le attività giovanili nell´ex caserma Govone di borgo Piave.

(di Giuseppina Fiori da LA STAMPA del 4 dicembre 2002)



Scriveteci a: margherita.alba@libero.it
Realizzazione del sito a cura di Luciano Rosso