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La Croce rossa propone al Comune di collocare in via Ognissanti la struttura operativa del Nord-Ovest. L'edificio è quasi ultimato, ma servono ancora 800 mila euro. Costerà un milione e mezzo.

Centro emergenze Cri ad Alba


Alba spera nel Centro operativo per le emergenze (Coe) gestito dalla Croce rossa italiana e attivo per l’intero Nord-Ovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta). Si tratta di qualcosa di più concreto di un’ipotesi. Alla proposta, avanzata dalla Cri nel corso di un recente incontro albese, il sindaco di Alba Giuseppe Rossetto ha già risposto con entusiasmo. E nella lettera appena inviata a Roma il primo cittadino ha confermato la disponibilità dell’Esecutivo a favorire la realizzazione del Coe nell’area del nascente Centro di Protezione civile di via Ognissanti. Un bel colpo.

In piazza del Duomo si incrociano le dita. Perché la realizzazione è ambita da altre città e significherebbe lavoro per una trentina circa di persone, impegnate nelle attività legate alla Cri su un vasto e importante territorio. Peraltro, la parte fin qui costruita della struttura è già stata finanziata dalla Croce rossa italiana con fondi raccolti per l’alluvione del ’94. Nell’immobile, progettato dall’architetto Gino Mario Bemer, si trasferirebbe la Cri di via Cocito. Il nuovo edificio era destinato alla Protezione civile e alla Croce rossa.

"Il primo nucleo del Centro per l’emergenza, molto apprezzato dalla Regione per la sua impostazione funzionale, è quasi ultimato", spiega l’assessore ai lavori pubblici del Comune Alessandro Pelisseri. "Consta di alloggiamenti, servizi e uffici su due piani. Un secondo blocco è destinato ad ospitare i mezzi di soccorso. Nell’interrato vi sono i magazzini. Manca ora la recinzione esterna, mentre alcuni interni sono ancora grezzi. Il costo del complesso ammonta a un milione e mezzo di euro. Il Comune sta, al momento, cercando i mezzi per ultimarlo. È all’orizzonte l’accordo tra la fondazione "Cassa di risparmio di Cuneo" e l’istituto "San Paolo". Se la Croce rossa confermerà l’interesse, il progetto potrebbe, però, essere trasformato in Centro operativo per le emergenze del Nord-Ovest dalla Cri stessa".

In questo caso l’organizzazione comunale della Protezione civile resterebbe in via Manzoni e per i mezzi delle associazioni ("Proteggere insieme" e "Misericordie") si cercherebbero altre soluzioni.

(di Maria Grazia Olivero da Gazzetta d'Alba del 9 settembre 2003)



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