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A maggio valori oltre la soglia per 28 giorni su 31. Con il caldo di giugno sarà ancora allarme

Cresce l'inquinamento da ozono


L'ozono è un gas reattivo ed ossidante con formula chimica O3; è un componente importante dello smog fotochimico, in modo particolarmente importante nei mesi estivi, allorché l’intenso irraggiamento solare e la temperatura ne favoriscono la sintesi. Non ha sorgenti emissive dirette, ma deriva dall’azione dei raggi solari in presenza di ossidi di azoto e di alcune classi di sostanze organiche volatili. Alle concentrazioni misurate nei mesi estivi l’ozono può provocare fenomeni irritativi all’apparato respiratorio, specialmente nelle persone affette da patologie respiratorie e nei soggetti sensibili, quali anziani e bambini. Per informare i cittadini, il Comune di Alba, sul proprio sito Internet (www.comune.alba.cn.it) ha attivato un link che fornisce i dati dell’Arpa Piemonte sui livelli di allerta giornaliera previsti per l’ozono.

Inoltre, sempre sul sito del Comune, è possibile trovare un opuscolo scaricabile con le informazioni sui comportamenti corretti da tenere nelle giornate più calde e secondo i livelli di allerta dell’ozono. Sono reperibili anche indicazioni sull’alimentazione più favorevole per combattere questo inquinante. Andiamo a vedere i dati dell’Arpa e prepariamoci a seguire le indicazioni fornite. La centralina di via Tanaro ad Alba è una delle tre, oltre alle apparecchiature di Cuneo e Saliceto, a misurare in tempo reale la concentrazione di ozono nell’aria. L’Arpa rende noti i dati quindicinalmente e, a tutt’oggi, sono disponibili i valori registrati fino al 31 maggio.

Nel "mese delle rose" il livello di protezione della salute umana (calcolato su medie di otto ore consecutive), fissato a 110 µgm3 (microgrammi, cioè milionesimi di grammo per metro cubo d’aria) è stato superato per 219 volte (su 744 rilevamenti) in 28 giorni. Si "salvano" il 2, il 5 e il 27 maggio. I valori massimi sono stati raggiunti il 24 maggio, con un picco di 200 microgrammi e con una media record, su otto ore, di 182 microgrammi. A giugno la situazione è senza dubbio, viste le temperature e l’insolazione raggiunta, peggiorata. Mentre sale la presenza di ozono, si attenua l’inquinamento legato alle micropolveri pm10. A maggio il livello giornaliero per la salvaguardia della salute, fissato a 50 microgrammi, è stato superato per quattro volte, con un massimo di 62 µgm3 raggiunto il 6 maggio. Per il 2003 il record delle pm10 restano i 159 microgrammi fatti registrare a febbraio ma, fino al 31 maggio, sono già 70 i giorni che hanno fatto registrare valori fuori norma, contro i 35 di bonus stabiliti dalla normativa. Entro l’autunno entrerà in vigore il piano d’azione provinciale sulla qualità dell’aria, che dovrà prevedere una serie di provvedimenti d’emergenza per limitare i fenomeni di inquinamento grave (oltre i valori di legge): prepariamoci al blocco del traffico e alle targhe alterne.

(di Giulio Segino da Gazzetta d'Alba del 17 giugno 2003)

Gli esperti consigliano pochi sforzi e tanta verdura

La concentrazione del gas è utile nella parte alta dell’atmosfera, dannosa se respirabile. Gli specialisti: adesso è meglio camminare che correre ed evitare inutili fatiche.

Ma l’ozono è un bene o un male? Dipende da dove si trova: la sua presenza nella stratosfera, cioè la parte alta dell’atmosfera, è quanto mai utile per la sua funzione di schermo protettivo contro le radiazioni ultraviolette. La sua rarefazione, a causa dei famigerati clorofluorocarburi, è nota come "buco dell’ozono"; quando tale gas si trova nella parte bassa dell’atmosfera, quindi nell’aria che respiriamo, diventa nocivo per la salute e può provocare irritazioni delle vie respiratorie.

I soggetti più sensibili, quali bambini, donne in gravidanza, anziani e chiunque svolga intensa attività fisica all’esterno, così come i soggetti a rischio (in modo particolare asmatici e persone con patologie polmonari e cardiache), devono prestare particolare attenzione all’ozono. Gli esperti consigliano di moderare l’attività all’esterno e scegliere le prime ore della mattina (non oltre le 10) e le ore più fresche della sera per uscire, evitando di intensificare gli sforzi più pesanti (per chi lavora all’aperto) nelle ore più calde del giorno.

Non è però il caso di rinunciare del tutto a passeggiate a piedi o in bicicletta: è meglio tuttavia camminare che correre ed evitare sforzi fisici inutili. Anche una dieta ricca di frutta e verdura aiuta l’organismo a sopportare meglio l’esposizione all’ozono. L’ideale è un menù ricco di sostanze ossidanti come la vitamina C (pomodori, peperoni rossi e verdi, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole e meloni), la vitamina E (fegato, uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, farina di grano intero, olio di oliva, di arachidi, di germe di grano e di fegato di merluzzo) e di selenio (pollo, rognone, fegato, tonno, molluschi, pesce, pomodori, broccoli).

Nei periodi a rischio ozono è compito delle Province diffondere bollettini informativi, anche tramite radio e tv locali, sulla concentrazione di ozono. Sono previsti livelli numerati da zero (rischio minimo) a tre (valori oltre i limiti di legge). In questi giorni (dal 7 al 14 giugno) il bollettino parla di "livello 2" che sconsiglia qualsiasi attività fisica all’aperto nelle ore di massima insolazione ai soggetti a rischio, mentre gli adulti sani devono evitare gli sforzi e l’attività fisica più faticosa.




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