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In approvazione all'Anas anche la tangenziale ovest del capoluogo, tra l'autostrada e il tunnel sotto la città. Con il primo tratto agibile si andrà dalla A6 a S. Albano Stura

La Cuneo-Asti
pronta entro il 2005


CUNEO - L’autostrada Cuneo-Asti ormai "si vede", anche fisicamente. La si nota viaggiando sulla Torino-Savona, all’altezza di Massimini di Carrù, dove lo svincolo in avanzata fase di costruzione sembra già suggerire la futura deviazione verso il capoluogo provinciale. E la si vede nei lavori che procedono su diversi lotti, sia tra Asti e Alba, sia sul versante di Cuneo. "Dopo le dure battaglie politiche sostenute - sottolinea il vicepresidente della Provincia di Cuneo Franco Revelli - per ottenere i finanziamenti, i lunghi iter burocratici per l'approvazione dei progetti attraverso le Conferenze dei servizi, i minuziosi contatti con i proprietari dei fondi interessati dal tracciato, si è passati, con l'impegno diretto dell'Anas, alla fase realizzativa, da quasi due anni". Al primo cantiere - che ha avuto un significato anche simbolico - del lotto 1/1 di Massimini di Carrù si sono aggiunti quelli di quasi tutte le tranche in cui l’opera è stata suddivisa. Nella tratta tra l'autostrada A6 Torino-Savona e Cuneo saranno presto agibili i lotti sino a Sant'Albano Stura. E sono in corso di appalto il casello di Sant'Albano e i lotti sino alla statale 20-Madonna dell'Olmo di Cuneo. Il Consiglio di amministrazione dell'Anas approverà in settimana anche il primo lotto della circonvallazione Ovest di Cuneo, che collegherà la statale 20 all’attraversamento Est-Ovest (due nuovi ponti e un tunnel sotterraneo) della città. Tra Asti e Marene sono in costruzione i lotti tra Isola d'Asti e Motta, Motta-Govone, Govone-Neive, Neive-Guarene e quelli tra Diga Enel-Cherasco e Cherasco-Marene. Entro luglio sono previsti gli appalti per il lotto di ingresso verso Asti (Isola d'Asti-Rocca Schiavina) e le due maggiori opere del collegamento autostradale: il lotto 2/5 (la nuova circonvallazione di Alba con la galleria sotto il Tanaro) e il lotto 2/6 Guarene-Roddi-Diga Enel (per il quale l’Anas ha deciso ieri uno stanziamento immediatamente disponibile), con imponenti gallerie adottate per evitare impatti sul paesaggio. "Sino a non molti mesi fa - dice Revelli - la Cuneo-Asti sembrava un’opera quasi fantasma: i cantieri aperti erano lontani dalla viabilità ordinaria e forse anche per questa ragione poco visibili. Non è una previsione a tutti i costi ottimistica, ma un rilievo basato sui dati dei cantieri immaginare che alla fine del 2005 l’intero collegamento sarà percorribile, fatta eccezione per i lotti 2/5 e 2/6, di più lunga lavorazione, che saranno sostituiti provvisoriamente dalla tangenziale attuale di Alba e da una complanare tra Roddi e Diga Enel". "Difficilmente - conclude Revelli - si sarebbe riusciti a condurre in porto questo risultato senza l’impegno unitario degli enti locali, delle Province di Cuneo e di Asti, della Regione, del Comitato di Monitoraggio dei sindaci, che incessantemente hanno richiamato alle loro responsabilità i ministri dei Lavori pubblici dei Governi che si sono succeduti dal dicembre ‘97 ad oggi. L’autostrada tra Cuneo e Asti è importante non solo per il territorio che attraversa, ma per tutto il Piemonte Meridionale e la Liguria di Ponente. Non si tratta soltanto di un’arteria destinata a colmare il gap viario che contribuiva all’isolamento di Cuneo, ma di uno strumento fondamentale per sostenere lo sviluppo di una delle aree trainanti nell’economia del Nord Ovest".

(da LA STAMPA del 8 maggio 2003)



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