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In Provincia richieste che interessano Alba, Saluzzo, Verzuolo e RoccavioneCinque "piccoli" impiantiCUNEO - Nella Regione Piemonte sono presenti oltre 15 domande per impianti termoelettrici con potenza complessiva di 9771 MW, senza che nell’elenco sia però citata la megacentrale "Atel" ipotizzata a Magliano Alpi. Nel Cuneese sono due i progetti riguardanti centrali termoelettriche a ciclo combinato con potenza termica superiore a 300 MW, che richiedono perciò un’autorizzazione di competenza statale: quella da 1150 MW proposta dall'"Atel" e quella da 800 MW della "Italgen" a Borgo San Dalmazzo. Entrambe le procedure, comunque, sono per ora sospese, su richiesta dei proponenti. Dal ministero delle Attività Produttive sono invece pervenute agli uffici della Provincia, oggi responsabili del procedimento di autorizzazione per gli impianti di potenza inferiore, le pratiche riguardanti cinque società: "Sedamyl" per il territorio di Saluzzo, "Cartiera Pirinoli" a Roccavione, "Ferrero" ad Alba, "Egea" ad Alba (teleriscaldamento) e "Gever" a Verzuolo. Sono alcune delle informazioni contenute nella risposta che gli assessori provinciali Mario Riu (Risorse Energetiche), Franco Cattò (Ambiente) ed Emilio Lombardi (Servizi per le procedure d’Impatto Ambientale) hanno fornito nei giorni scorsi all'interrogazione presentata dal consigliere Giorgio Bergesio, quando esplose la vicenda della maxicentrale sul Beinale, all’inizio dell’anno. "Per la provincia di Cuneo - si legge ancora nel voluminoso dossier di risposta - è stato stimato nel '99 un valore di circa 3672 GigaWattora come consumo elettrico totale e un consumo energetico complessivo di 17000 GWh nel '98: la sola centrale termoelettrica ‘’Atel’’, con le dimensioni ipotizzate, produrrebbe 2,4 volte l'energia elettrica consumata in ambito locale". Circa l’impianto sul Beinale, la Provincia aveva espresso un parere in sostanza negativo: "Dall’analisi del progetto, fatti salvi ulteriori approfondimenti, si nutrono perplessità". (di p.s. da LA STAMPA del 29 aprile 2003)
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