Maurizio Marello: l'abolizione dell'Assessorato ai Servizi Sociali è una scelta sciagurata

Le "scimmie" hanno voluto una politica sociale smantellata dal centro-destra

"Dietro al clamore per le pesanti dichiarazioni relative alle "scimmie" da cui sarebbe stato gestito il Comune secondo il consigliere di Alleanza Nazionale, Olinto Magara, è passato in silenzio un fatto molto grave: l'abolizione dell'Assessorato ai servizi sociali".

Lo dice il consigliere della Margherita Maurizio Marello. "Ad Alba si è sempre assegnata una grande rilevanza ai temi sociali. Nell'ultimo Consiglio, invece, il Sindaco, Giuseppe Rossetto, ha annunciato la nascita dell'Assessorato all'agricoltura, affidato a Francesco Torre, e lo smembramento di quello ai servizi sociali, le cui competenze sono state divise tra Ivana Brignolo Miroglio, il Sindaco stesso e il Consorzio socio-assistenziale. Si tratta, a mio avviso, di una scelta sciagurata e poco lungimirante. Che fine faranno le politiche sociali ad Alba? E' una domanda che il centro-sinistra ha posto fin dall'esordio del Governo del Polo. Oggi abbiamo la prova di quanto si paventava. In nessuna amministrazione comunale o nazionale manca il dicastero del welfare. E non si può pensare che il Consorzio socio-assistenziale assorba le competenze del Municipio. L'ente guidato da Tino Cornaglia assorbe gli impegni tecnici fino a ieri portati avanti dall'ASL di Alba-Bra. Per i ruoli politici, esisteva l'Assessorato ai servizi sociali, ben guidato da Cornaglia. E oggi? Forse l'urgenza di "dover" dare un posto ad AN non ha fatto i conti con la realtà. Nella sezione albese del partito di Gianfranco Fini manca un uomo con la sensibilità e le capacità per sostenere un impegno siffatto. Così si è preferito affidargli l'agricoltura, pur privandolo, peraltro, di una tematica essenziale, quella della Doc Alba, che resta ad Alberto Cirio…".