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Francesco Torre non piace al centro-sinistra, che critica anche il "ribaltino" di Roberto CerratoAN in Giunta crea dissaporiVarianti al Piano Regolatore Comunale, nuovo regolamento
edilizio (che ha provocato un duro confronto in aula, con il "no" dei DS e
l'astensione del resto dell'opposizione), ricognizione dello stato di attuazione
dei programmi: erano gli argomenti principali del Consiglio comunale di venerdì
28 settembre. In realtà la discussione ha toccato solo in parte le questioni in
calendario, per soffermarsi su vicende più politiche, che agitano la vita
cittadina. Così, ancora una volta, non è mancato lo scontro tra centro-destra e
centro-sinistra. L'apertura è stata riservata all'ingresso in Giunta di un nuovo
assessore, con delega all'agricoltura, indicato da Alleanza Nazionale, Francesco
Torre (ha sostituito Tino Cornaglia, oggi presidente del Consorzio
socio-assistenziale, salutato da un plauso unanime), "una pagina che farà
passare alla storia il sindaco Rossetto", secondo il generale Libero
Porcari, presente in aula, tra il pubblico, insieme agli altri ex-partigiani
Paolo Farinetti e Domenico Gai.
Gianni Arbocco (DS), Maurizio Marello, Enzo Demaria e
Massimo Marengo (Margherita) hanno giudicato inconcepibile la scelta: Alba,
città medaglia d'oro per la Resistenza, ha aperto, per la prima volta, le porte
dell'Esecutivo a un uomo legato al partito di Gianfranco Fini. E ancor
più scalpore hanno creato le modalità con le quali l'annuncio è stato dato,
fuori dalle sedi istituzionali, alla cascina La Bernardina dei fratelli
Ceretto, ospite il ministro Gianni Alemanno.
Se l'assessore Bruno Ceretto, Olinto Magara (AN), Bruno
Cravanzola (Alba 2000), Romano Marengo (Forza Italia) e il Sindaco hanno puntato
all'evoluzione democratica di Alleanza Nazionale, il consigliere di opposizione
Gianfranco Brovida, meno rigido rispetto ai colleghi di opposizione, ha chiesto
- poi ripreso da Rossetto, il quale non ha escluso di avere sbagliato - dialogo
e tolleranza quali indicatori di democrazia.
Al "ribaltino" di Roberto Cerrato è stata dedicata un'altra
pagina del consesso, con il centro-sinistra ad accusare l'ex-collega di
opportunismo e il centro-destra ad accogliere come figliuol prodigo il
consigliere. Di fatto, a Cerrato la delega alla Protezione Civile, promessa da
Rossetto anche in un'intervista a Gazzetta, non è stata affidata. La
motivazione "ufficiale" è venuta dal consigliere stesso - che avrebbe rifiutato
l'incarico per evitare malevoli interpretazioni "di chi crede che in
politica si viva di compromessi e di baratti" - e a nulla sono valse le
parole di Arbocco, che ha "provocato", affermando di aver percepito un "poco
benevolo accoglimento di Cerrato da parte della maggioranza". Qualche
dubbio pare sia rimasto...
La prima parte del Consiglio si è chiusa sulla
comunicazione, da parte di Mariangela Roggero Domini, della formazione
del gruppo consiliare della Margherita (riunisce PPI, Democratici e Alba,
città per tutti) del quale l'ex assessore è leader.
Sono seguite le interrogazioni. Bruno Cravanzola ha chiesto
al Sindaco di chiarire con il capitano dei Carabinieri, Claudio Cappello, alcune
dichiarazioni sulla scarsa propensione degli albesi a collaborare con le Forze
dell'ordine, mentre il centro-sinistra ha puntato il dito sui lavori di piazza
Pertinace (aperti, inopportunamente nell'imminenza della Fiera) e sulla
desertificazione del centro storico, legata alla situazione della sala
cinematografica Eden, schiacciata dalla futura concorrenza della
multisala di corso Asti. Fausto Perletto (capoguppo di Forza Italia) ha, invece,
chiesto parcheggi riservati per i medici e il personale dell'ospedale San
Lazzaro, che l'assessore Paolo Malcotti ha spiegato di non poter
garantire.
(di Maria Grazia Olivero - Gazzetta
d'Alba del 3 ottobre 2001 - pag.10)
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