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Il centrosinistra in Regione: "Delibera illegittima". Forti timori per l'ospedale unico. A Savigliano conferenza dei sindaci approva il progettoAmos, ricorso al Capo dello StatoVERDUNO - Il nuovo ospedale unico Alba-Bra che stenta a decollare e la costituenda società Amos che si teme possa interferire negativamente, sono oggetto di preoccupazione per il futuro della Sanità nell'Albese e Braidese. Sono emerse l'altra sera all'incontro nel municipio di Verduno al quale hanno partecipato sindaci, esponenti di associazioni e cittadini. A proposito di Amos tutti i consiglieri regionali del centrosinistra hanno presentato, l'altro ieri, un ricorso straordinario al presidente della Repubblica per chiedere l'"annullamento della deliberazione della giunta regionale del primo agosto 2003 di autorizzazione al progetto di sperimentazione gestionale dell'Azienda sanitaria ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo nonché di ogni ulteriore atto connesso". Nel ricorso, presentato con l'assistenza degli avvocati Roberto Cavallo Perin e Alberto Savatteri, si sostiene l'illegittimità della delibera per vari aspetti giuridici e perché la competenza sarebbe del Consiglio e non della Giunta. Lido Riba, vicepresidente del Consiglio regionale, uno dei 17 consiglieri firmatari, dice: "Amos è un pesante attacco alla programmazione sanitaria e agli interessi della comunità, lede l'autonomia delle Asl". La presidente del tribunale per i diritti del malato di Alba, Franca Carbone, ha promosso una raccolta di firme contro l'adesione ad Amos e per la salvaguardia del nuovo ospedale, che è stata sottoscritta da 5000 persone e continua. La necessità di adoperarsi per accellerare la costruzione del nuovo ospedale Alba-Bra è stata ribadita da Gian Giacomo Toppino del comitato promotore, dai sindaci Giovanni Negro di Monteu Roero, Luis Cabases di Serralunga e Renata Salvano di Verduno. Intanto, ieri pomeriggio, a Savigliano, la Conferenza dei sindaci dell'Asl 17, presieduta da Beppe Manfredi, ha approvato il progetto. Astenuti i primi cittadini di Rifreddo e Verzuolo. Ha detto il direttore generale dell'Asl Antonio Fabbricatore: "Amos non sarà più la sperimentazione del Santa Croce, ma di tutto il Quadrante di Cuneo: si tratta di un notevole passo avanti per far funzionare il Quadrante, attraverso decisioni condivise, un controllo sugli indirizzi programmatori e la proposta anche di modelli organizzativi". (da LA STAMPA del 24 gennaio 2004)
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