Domini: "Sosteniamo con forza la realizzazione"

L'alternativa per riuscire a curarci sarà andare a Cuneo o Torino

"Pieno e totale sostegno alla realizzazione del nuovo nosocomio". Così Mariangela Roggero Domini, portavoce consiliare albese della Margherita. "Siamo pronti, come centro-sinistra, a sostenere un’opera non procrastinabile. Se l’ospedale non si farà, il territorio resterà privo di un dignitoso servizio sanitario. Ho la sensazione che albesi e braidesi non abbiano percepito appieno la situazione: le attuali strutture, oltre a creare preoccupazioni sul servizio e sulla carenza sempre più palese di personale, sono destinate al ridimensionamento o alla chiusura, non essendo in linea con gli standard regionali. Se non costruiremo l’ospedale a Verduno saremo costretti ad andare a curarci a Torino o a Cuneo".

"Riconosciamo l’impegno delle Amministrazioni locali, ma non sono stati trovati strumenti adatti", dice l’esponente della Margherita. "Se non si vuole perdere il servizio sanitario sul territorio vanno messi al bando gli sterili campanilismi, per lavorare uniti. Ogni volta che s’avvicina una data certa, si mettono avanti nuovi problemi. Invece è necessario affermare una forte volontà politica favorevole all’opera".

Sul tema è d’accordo con l’Ulivo anche il sindaco di Alba, Giuseppe Rossetto: il feeling politico con la Regione non mette a tacere la sua volontà di protestare (anche in modo plateale) a Torino se alle assicurazioni su Verduno non seguissero i fatti. È quanto l’avvocato Rossetto ha detto in Consiglio, pungolato da Gianni Arbocco, segretario provinciale dei Ds. "Se non ci saranno risposte precise e atti concreti", ha detto l’ex Assessore della Giunta di Enzo Demaria, "dovremo piantare le tende a Torino". "Per una volta siamo d’accordo", ha ribattuto il primo cittadino di Alba...