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Da LA REPUBBLICA del 9 dicembre 2003

Il giurista Pace: "Il lodo è un unicum nelle democrazie liberali". "Quella norma contrasta con la Convenzione europea dei diritti umani"

Un privilegio personale
che viola la Costituzione

di Vladimiro Polchi

ROMA - "Nello Stato costituzionale non esistono sovrani". Il giurista Alessandro Pace, coestensore della memoria illustrativa presentata dalla Cir di Carlo De Benedetti contro Silvio Berlusconi, nel giudizio di costituzionalità del lodo Schifani, è caustico: "E´ un privilegio personale, un unicum nelle democrazie liberali". Un privilegio personale? Perché? "Perché il solo soggetto nei cui confronti pendeva un processo alla data di entrata in vigore del lodo era il presidente del Consiglio". Cosa sostenete nella memoria? "Innanzitutto che per limitare il principio della responsabilità dei funzionari pubblici non è sufficiente una legge ordinaria". Il lodo andava introdotto con norma costituzionale? "Sì, ma ciò non lo avrebbe reso legittimo. Il lodo infatti viola l´uguaglianza: principio supremo dell´ordinamento, non sopprimibile neppure con legge costituzionale". Dunque è in contrasto con l´articolo 3 della Costituzione. "Non solo. Il lodo viola anche il sistema costituzionale delle immunità e l´inviolabilità del diritto d´azione e difesa. Ha poi il difetto di non prevedere alcun termine massimo di durata della sospensione dei processi e finisce per paralizzare ogni azione civile di risarcimento. Infine, viola gli obblighi internazionali". Si spieghi meglio. "Il lodo contrasta con la Convenzione europea dei diritti umani, che all´articolo 6 garantisce il diritto a un processo equo e il divieto di ingerenza del potere legislativo sui processi in corso". Esistono "lodi" in altri Paesi? "Nella memoria illustrativa vi sono cenni di diritto comparato che dimostrano come nessun Paese occidentale preveda un´immunità processuale per reati extrafunzionali, analoga a quella introdotta con la legge 140/2003". Qualche esempio? "In Francia, sia il presidente del Consiglio che i ministri sono sottoposti alla giurisdizione ordinaria e alle comuni leggi penali, per i reati extrafunzionali. Inoltre sono penalmente responsabili anche dei fatti commessi nell´esercizio delle loro funzioni". E in Spagna? "Il privilegio del presidente e degli altri membri del Governo spagnolo si realizza solo con la previsione di un foro speciale. Sia il premier che i ministri possono essere processati, anche durante il mandato, per qualsiasi delitto".




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