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Da LA STAMPA 7 novembre 2001 Polemiche per una proposta passata al Senato per attribuire sgravi fiscali solo ai cittadini italiani La Lega: Sgravi solo per i figli degli italiani ROMA Aumentano le detrazioni Irpef per le famiglie con figli a
carico, ma forse non saranno per tutti i contribuenti. La Lega ha infatti
proposto un emendamento, poi trasformato in ordine del giorno, nel quale
"raccomanda" al governo di attribuire i maggiori sgravi per i figli alle sole
famiglie "di cittadinanza italiana", tenendo conto anche della permanenza per la
residenza in Italia. Il via libera del Senato, arrivato con l'avallo del
governo, ha subito fatto sollevare l'opposizione che, in diversi interventi, ha
manifestato "il proprio sdegno" per la "raccomandazione" approvata dalla
maggioranza. Il primo a protestare č stato Antonio Pizzinato (Ds): "Oggi - ha
ricordato l'ex segretario della Cgil - moltissimi lavoratori extracomunitari
svolgono dei lavori che i cittadini italiani non vogliono pių fare e questo
Governo accoglie come raccomandazione un ordine del giorno che toglie a queste
persone il diritto di ottenere degli Sgravi pur pagando le tasse. Mi meraviglia
che questo accada proprio ad un secolo dalla morte di Sacco e Vanzetti, che si
batterono per i diritti degli italiani negli Stati Uniti". Se la raccomandazione
votata ieri venisse accolta in un qualche provvedimento la modifica
penalizzerebbe tutti gli stranieri che lavorano in Italia e che, percependo un
reddito, regolano con il Fisco italiano le imposte da pagare. In particolare,
gli stranieri, se non hanno richiesto ed ottenuto la cittadinanza, potrebbero
vedere una diversa modulazione delle detrazioni per i figli rispetto a quanto
previsto per una famiglia italiana. Il provvedimento votato ieri a Palazzo
Madama concede infatti un milione di sgravi o (516,46 euro) per le famiglie che
hanno un figlio e un reddito che non supera i 70 milioni annui. Il tetto di
reddito sale a 80 milioni in caso di due figli a carico e a 90 in caso di tre
figli. [r. m.] |