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GESTIONE DEI PROCESSI Ai primordi dell'informatica il SO poteva essere visto come un unico programma di base che ripeteva in continuazione un loop (un ciclo) di interrogazione delle risorse disponibili e delle richieste dell'applicativo, assegnando poi le risorse in modo rozzo ed inefficiente (è il caso dello MS-DOS). Oggi praticamente tutti i SO hanno un'organizzazione a processi (o task nella terminologia inglese) ed uno scheduler, il quale assegna risorse ai vari processi e li manda in esecuzione. Quando lo HW sottostante è strettamente monoprocessore ci potrà essere un solo processo alla volta in esecuzione. Con le architetture di oggi è abbastanza usuale il poter avere più processi contemporaneamente in esecuzione. Lo scheduler applica ai processi le politiche di scheduling prestabilite per l'assegnazione delle risorse, tra le quali la CPU è solitamente la più importante, ma memoria e periferiche di I/O non possono essere trascurate. Possono essere possibili più thread all'interno di un processo. In questo caso lo scheduling dovrà (almeno) essere a due livelli, il livello dei processi e quello dei thread.
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