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C’era una volta un bellissimo
castello dove viveva il principe più bello di tutto il reame insieme alla sua
famiglia. Il principe non solo era bello ma era anche molto saggio e ricco,
insomma aveva tutte le carte in regola per convogliare a nozze, ma ancora non
aveva trovato la ragazza giusta per lui. Un giorno di primavera decise di andare
con il suo maestoso cavallo bianco nella foresta magica dove alberi e persone
spesso non sono come noi li immaginiamo. Mentre era al galoppo vide una dolce e
attraente fanciulla che raccoglieva dei fiori profumati e molto belli a vedersi,
erano fiori dai
mille colori. Ahimè quei fiori dall’aspetto così bello nascondevano però un
tremendo segreto : erano avvelenati. L’attraente fanciulla non ebbe il tempo di
raccoglierli tutti che cadde in un sonno profondo, vittima dell’incantesimo del
mago Orpheus che si era a sua volta innamorato di lei. Il principe scese da
cavallo per soccorrere la fanciulla e lui stesso fu vittima di quel tremendo
incantesimo e cadde in un sonno profondo. I due giovani malcapitati giacevano
nella foresta magica con i loro corpi privi di vita.
Chi avrebbe avuto cura di loro ? Chi sarebbe venuto a salvarli ?
Come ho detto all’inizio del racconto la foresta era magica per cui gli alberi
improvvisamente presero vita e con i loro rami trasformati in delicate braccia
presero i corpi abbandonati a se stessi del principe e la fanciulla. Le foglie
di quegli alberi si trasformarono in contenitori di una potente pozione magica
capace di spezzare l’incantesimo di Orpheus. Però perché la pozione potesse fare
effetto bisognava distruggere chi aveva ideato l’incantesimo stesso.
Il re a palazzo era preoccupato perché non vedeva più tornare il bel principe,
suo figlio. Fu allora che decise di radunare tutte le sue armate per andare alla
sua ricerca inoltrandosi nella foresta magica piena di insidiose trappole.
Durante il loro galoppo per fortuna non fecero nessun brutto incontro e quando
trovarono il principe videro che il suo corpo era ben custodito dagli alberi
della foresta magica. Si accorsero che non era da solo, al suo fianco c’era il
corpo senza vita di una stupenda fanciulla.
Non dimenticate che siamo dentro una foresta magica per cui gli alberi che
avevano anche il dono della parola spiegarono al re la situazione e gli dissero
che se voleva annullare l’effetto dell’incantesimo doveva prima cercare e
trovare il responsabile e poi doveva annientarlo.
Il palazzo di Orpheus si trovava appena fuori dalla foresta magica, ma era quasi
impossibile riuscire ad entrarvi. Vi dirò di più mai nessuno era riuscito in
quest’impresa. Intorno al palazzo c’era una grossa fossa piena d’acqua e l’unico
ingresso era un ponte che doveva essere calato dall’interno e che conduceva ad
un’unica porta. Le mura del palazzo erano molto spesse, praticamente era
impossibile farle cadere, e alla loro sommità c’erano due
enormi draghi che facevano i guardiani del palazzo.
Il re si mise al galoppo con le sue guardie e appena fuori dalla foresta magica
non ebbe difficoltà a trovare il palazzo di Orpheus.
Prima di iniziare la conquista di quel dannato palazzo il re dovette pensare ad
un piano efficace che gli permettesse di potervi entrare.
La prima cosa da fare era deviare il corso del fiume per potersi avvicinare il
più possibile alle mura, per garantirsi una via d’ingresso diversa dalla porta
principale e per cogliere di sorpresa il maligno Orpheus.
Fu più difficile pensarlo che farlo, infatti grazie all’aiuto delle sue guardie
fece proprio così.
Adesso bisognava pensare ad un altro problema visto che era impensabile entrare
nel palazzo dalla porta principale :
neutralizzare i guardiani del palazzo, due enormi draghi sputa fuoco
dall’aspetto tutt’altro che docile.
Affrontarli in un duello all’ultimo sangue o cercare di farseli amici ?
Non c’era il tempo di attuare nessuna di queste due strategie, per cui pensò ad
un’altra soluzione sicuramente più sbrigativa.
Si ricordò che una maga buona molto tempo prima gli aveva donato una pozione
magica capace di addolcire qualunque essere vivente senza distinzione di razza.
Decise allora di usare quell’infuso proprio contro i due draghi, ma come
riuscire a farglielo bere ? Dovette sicuramente
usare tutta la sua astuzia per portare a buon termine la sua impresa. I draghi
bevettero la pozione magica e si trasformarono in due docili cagnolini, non
nell’aspetto naturalmente ma solo nel loro comportamento.
Non avendo più ostacoli il re fece sistemare delle enormi scale da appoggiare al
muro del palazzo. Fu così che lui e tutti i suoi cavalieri riuscirono ad entrare
nel palazzo prendendo di sorpresa il maligno Orpheus. Però riuscire ad avere la
meglio su quel mago non fu facile anche perché lui fece ampio uso delle sue arti
magiche. Dopo diversi tentativi di sconfiggere Orpheus, il re si trovò faccia a
faccia con lui, estrasse la sua potente spada e senza
bisogno di continuare il combattimento annientò il maligno mago. Non appena fu
annientato gli alberi della foresta magica fecero bere la pozione presente nelle
loro foglie al principe e alla fanciulla che immediatamente si risvegliarono.
Dopo un breve momento di smarrimento i due ragazzi si guardarono l’un l’altro ed
essendo tutti e due molto belli si innamorarono perdutamente.
Quando il re tornò nella foresta magica fu felice di vedere che suo figlio il
principe si era risvegliato, ma fu altrettanto felice di vederlo in compagnia di
una stupenda fanciulla, la più bella di tutto il reame. Il loro fu amore a prima
vista, si amavano talmente tanto che decisero di sposarsi al più presto con la
benedizione del re e la regina.
Per l’occasione fu celebrata la più bella festa di nozze che quel reame avesse
mai visto. La festa fu talmente bella che a distanza di parecchi anni ancora
oggi se ne continua a parlare. Il principe e la fanciulla vissero per sempre
felici e contenti ed ebbero anche dei figli e figlie che naturalmente nacquero
belli come i loro genitori.
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