MARCELLO MURTAS

IL PRINCIPE E LA FANCIULLA

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C’era una volta un bellissimo castello dove viveva il principe più bello di tutto il reame insieme alla sua famiglia. Il principe non solo era bello ma era anche molto saggio e ricco, insomma aveva tutte le carte in regola per convogliare a nozze, ma ancora non aveva trovato la ragazza giusta per lui. Un giorno di primavera decise di andare con il suo maestoso cavallo bianco nella foresta magica dove alberi e persone spesso non sono come noi li immaginiamo. Mentre era al galoppo vide una dolce e attraente fanciulla che raccoglieva dei fiori profumati e molto belli a vedersi, erano fiori dai
mille colori. Ahimè quei fiori dall’aspetto così bello nascondevano però un tremendo segreto : erano avvelenati. L’attraente fanciulla non ebbe il tempo di raccoglierli tutti che cadde in un sonno profondo, vittima dell’incantesimo del mago Orpheus che si era a sua volta innamorato di lei. Il principe scese da cavallo per soccorrere la fanciulla e lui stesso fu vittima di quel tremendo incantesimo e cadde in un sonno profondo. I due giovani malcapitati giacevano nella foresta magica con i loro corpi privi di vita.
Chi avrebbe avuto cura di loro ? Chi sarebbe venuto a salvarli ?
Come ho detto all’inizio del racconto la foresta era magica per cui gli alberi improvvisamente presero vita e con i loro rami trasformati in delicate braccia presero i corpi abbandonati a se stessi del principe e la fanciulla. Le foglie di quegli alberi si trasformarono in contenitori di una potente pozione magica capace di spezzare l’incantesimo di Orpheus. Però perché la pozione potesse fare effetto bisognava distruggere chi aveva ideato l’incantesimo stesso.
Il re a palazzo era preoccupato perché non vedeva più tornare il bel principe, suo figlio. Fu allora che decise di radunare tutte le sue armate per andare alla sua ricerca inoltrandosi nella foresta magica piena di insidiose trappole. Durante il loro galoppo per fortuna non fecero nessun brutto incontro e quando trovarono il principe videro che il suo corpo era ben custodito dagli alberi della foresta magica. Si accorsero che non era da solo, al suo fianco c’era il corpo senza vita di una stupenda fanciulla.
Non dimenticate che siamo dentro una foresta magica per cui gli alberi che avevano anche il dono della parola spiegarono al re la situazione e gli dissero che se voleva annullare l’effetto dell’incantesimo doveva prima cercare e trovare il responsabile e poi doveva annientarlo.
Il palazzo di Orpheus si trovava appena fuori dalla foresta magica, ma era quasi impossibile riuscire ad entrarvi. Vi dirò di più mai nessuno era riuscito in quest’impresa. Intorno al palazzo c’era una grossa fossa piena d’acqua e l’unico ingresso era un ponte che doveva essere calato dall’interno e che conduceva ad un’unica porta. Le mura del palazzo erano molto spesse, praticamente era impossibile farle cadere, e alla loro sommità c’erano due enormi draghi che facevano i guardiani del palazzo.
Il re si mise al galoppo con le sue guardie e appena fuori dalla foresta magica non ebbe difficoltà a trovare il palazzo di Orpheus.
Prima di iniziare la conquista di quel dannato palazzo il re dovette pensare ad un piano efficace che gli permettesse di potervi entrare.
La prima cosa da fare era deviare il corso del fiume per potersi avvicinare il più possibile alle mura, per garantirsi una via d’ingresso diversa dalla porta principale e per cogliere di sorpresa il maligno Orpheus.
Fu più difficile pensarlo che farlo, infatti grazie all’aiuto delle sue guardie fece proprio così.
Adesso bisognava pensare ad un altro problema visto che era impensabile entrare nel palazzo dalla porta principale :
neutralizzare i guardiani del palazzo, due enormi draghi sputa fuoco dall’aspetto tutt’altro che docile.
Affrontarli in un duello all’ultimo sangue o cercare di farseli amici ?
Non c’era il tempo di attuare nessuna di queste due strategie, per cui pensò ad un’altra soluzione sicuramente più sbrigativa.
Si ricordò che una maga buona molto tempo prima gli aveva donato una pozione magica capace di addolcire qualunque essere vivente senza distinzione di razza. Decise allora di usare quell’infuso proprio contro i due draghi, ma come riuscire a farglielo bere ? Dovette sicuramente
usare tutta la sua astuzia per portare a buon termine la sua impresa. I draghi bevettero la pozione magica e si trasformarono in due docili cagnolini, non nell’aspetto naturalmente ma solo nel loro comportamento.
Non avendo più ostacoli il re fece sistemare delle enormi scale da appoggiare al muro del palazzo. Fu così che lui e tutti i suoi cavalieri riuscirono ad entrare nel palazzo prendendo di sorpresa il maligno Orpheus. Però riuscire ad avere la meglio su quel mago non fu facile anche perché lui fece ampio uso delle sue arti magiche. Dopo diversi tentativi di sconfiggere Orpheus, il re si trovò faccia a faccia con lui, estrasse la sua potente spada e senza bisogno di continuare il combattimento annientò il maligno mago. Non appena fu annientato gli alberi della foresta magica fecero bere la pozione presente nelle loro foglie al principe e alla fanciulla che immediatamente si risvegliarono. Dopo un breve momento di smarrimento i due ragazzi si guardarono l’un l’altro ed essendo tutti e due molto belli si innamorarono perdutamente.
Quando il re tornò nella foresta magica fu felice di vedere che suo figlio il principe si era risvegliato, ma fu altrettanto felice di vederlo in compagnia di una stupenda fanciulla, la più bella di tutto il reame. Il loro fu amore a prima vista, si amavano talmente tanto che decisero di sposarsi al più presto con la benedizione del re e la regina.
Per l’occasione fu celebrata la più bella festa di nozze che quel reame avesse mai visto. La festa fu talmente bella che a distanza di parecchi anni ancora oggi se ne continua a parlare. Il principe e la fanciulla vissero per sempre felici e contenti ed ebbero anche dei figli e figlie che naturalmente nacquero belli come i loro genitori.

 

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Ultimo aggiornamento: 05-02-08.