La poesia è
armonia è come tale deve apparire. Questo comporta il rispetto di alcune
regole :
Non necessariamente bisogna scrivere in rima e con il conta versi perché
questo limiterebbe i concetti espressi portando a scrivere in maniera
snaturata.
L’ideale sono i versi sciolti (non con rime forzate) senza però
esagerare nel numero di sillabe per ogni riga (ricordiamoci che siamo
alle prese con una poesia e non con un racconto)
Sono convinto comunque che ogni tanto non farebbe male esercitarsi a
scrivere per esempio in endecasillabi a rime alterne (vedi la
composizione del sonetto) oppure sottostando ad alcune regole ferree
come l’Haiku. (17 sillabe totali così distribuite : 5, 7, 5)
Anche se non si vuole seguire uno schema ben preciso come ho detto prima
la scrittura di una poesia deve risultare armonica. Cosa vuol dire in
pratica quanto ho appena detto ?
Se la prima strofa della nostra poesia è una quartina dovrebbe esserlo
anche il resto delle strofe. (armonia del testo appunto)
Oppure possiamo scrivere il primo verso come quartina, il secondo come
terzina ma il terzo verso non dovrebbe essere completamente diverso dai
primi due (naturalmente nello stile)
Ho anche visto qualcuno che chiama poesie alcuni scritti che sembrano
dei racconti brevi e non certo delle liriche. Ogni tanto sarebbe
opportuno andare a capo.
Se lo scritto finale obbedisce a queste semplici regole …. beh allora
forse possiamo chiamarlo POESIA.
Vorrei spendere qualche
parola anche sul contenuto della poesia in generale : va bene scrivere
poesie d'amore, ma la poesia non deve essere monotematica per cui è
giusto scrivere anche poesie con argomenti di attualità, con argomenti
di storia .... insomma poesie che in qualche modo possano arricchire il
bagaglio culturale di chi le legge.
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