Il Gazzettino Martedì, 13 Febbraio 2001
(da La Lama - Maniaghesi.it)

MANIAGO/ Sanità & cittadini "on line"
Ospedale, la protesta su Internet
Iniziativa dei Comitati. Messaggio in Regione: «Non dobbiamo morire in ambulanza»
Maniago

Da oggi la protesta sulla sanità è anche on-line. Adeguandosi ai tempi e con l'obiettivo di diffondere e raccogliere testimonianze e adesioni anche via Internet, gli instancabili componenti del Comitato mille firme e Comitato referendum di Maniago hanno infatti dato vita a un sito (digilander.iol.it/legge13/). Già il titolo della "home-page" sintetizza il messaggio che i Comitati vogliono trasmettere.

"Il mostro della legge 13" è uno slogan efficace, che fa sorridere lo stesso Cesare Monea, portavoce del Comitato mille firme al quale si deve l'idea di allargare al mezzo telematico (dunque «ai tanti che non accettanno l'attuale situazione, ma che non partecipano al movimento di protesta») l'iniziativa dei gruppi popolari . «Lo scopo è dare possibilità a chiunque di esprimere e far conoscere le proprie opinioni sul disagio creato dall'applicazione della normativa. Intendiamo raccogliere testimonianze, critiche ed eventuali suggerimenti sul problema che si creerà con la prossima completa chiusura dell'ospedale di Maniago». Il riferimento è soprattutto al ventilato ridimensionamento del pronto soccorso, che dovrebbe essere aperto di giorno e sostituito di notte dall'ambulanza medicalizzata. «Noi che viviamo e operiamo in una regione autonoma che si professa federalista - aggiunge Monea - abbiamo il sacrosanto diritto-dovere di esprimere l'eventuale dissenso su scelte decise in ambito regionale ma non condivise dalla popolazione che di quelle scelte diventa vittima».

Scorrendo le pagine del sito, l'impatto con il problema è dato subito dall'immagine mutuata dalle cartoline con lo slogan "Non dobbiamo morire in ambulanza - L'ospedale deve restare" che in questo periodo la popolazione sta inviando in Regione. Seguono notizie sugli scopi dell'iniziativa, alcuni articoli di giornale, le indicazioni per sostenere la protesta e «denunciare le situazioni di dissesto sanitario». È sufficiente un clic e subito appare l'indirizzo di posta elettronica (legge13@libero.it) al quale inviare il proprio messaggio .

Cristina Savi

Vai all'articolo de "Il Gazzettino" di  Domenica, 24 Dicembre 2000