Maniago
Una cartolina per salvare il
pronto soccorso, con un messaggio chiaro ("Non dobbiamo
morire in ambulanza ") e un appello a tutti i cittadin i
("Solidarietà per la pedemontana"): è la nuova
"trovata" dei Comitati mille firme e Referendum
maniaghesi, che in questi giorni hanno dato alle stampe ben
diecimila copie di una cartolin a che riproduce la piantin a del
territorio, le distanze tra i paesi e il presidio ospedaliero,
vari slogan e in viti a difendere il diritto alla salute.
Naturalmente, nome e in dirizzo del destin atario sono già
prestampati: giunta regionale, Trieste. Il cittadin o, che in
questi giorni la troverà nella sede dei Mai Vecjus (in via
Umberto I), nei negozi e nei locali pubblici maniaghesi - ma tra
Natale e Capodanno sarà distribuita in tutti i comuni del
mandamento - non dovrà fare altro che affrancarla con un bollo da
800 lire e spedirla. I Comitati hanno un obiettivo ambizioso:
"in ondare" le scrivanie degli ammin istratori regionali
di appelli a salvare ciò che resta dell'ospedale di Maniago. Per
questo, a nome dei tanti che si stanno ancora battendo per la
sanità, Cesare Monea e Pio De Angelis chiedono alla popolazione
di mobilitarsi, di passare parola e sensibilizzare amici e
conoscenti sull'esigenza di aderire all'operazione cartolin a.Il
tempo, tra l'altro, strin ge. «Entro il 31 dicembre si deciderà
il futuro del pronto soccorso - afferma De Angelis - e dai verbali
della recente riunione della commissione in caricata della
verifica sul pronto soccorso, si evin ce chiaramente la volontà
di tenerlo aperto soltanto nelle dodici ore diurne, nonostante i
dati non giustifichin o in alcun modo questa scelta, chiaro frutto
della volontà politica di chiudere defin itivamente l'ospedale di
Maniago. A fronte di un preoccupante silenzio dell'ammin
istrazione comunale, in tendiamo porre urgentemente il problema a
Trieste, ricordando in oltre all'assessore Tondo che aveva
promesso di tornare a Maniago per parlarne».
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