Il Gazzettino Domenica, 24 Dicembre 2000 
(da La Lama - Maniaghesi.it)

MANIAGO. Il Comitato referendum e quello delle Mille firme hanno fatto stampare migliaia di cartoline Destinataria la giunta regionale di Palazzo Oberdan. Entro la fine di dicembre la prima sentenza da Trieste
«Non dobbiamo morire in ambulanza»
L’obiettivo è quello d’inondare le scrivanie dei politici. Di mezzo c’è la difesa dell’ospedale
Maniago

Una cartolina per salvare il pronto soccorso, con un messaggio chiaro ("Non dobbiamo morire in ambulanza ") e un appello a tutti i cittadin i ("Solidarietà per la pedemontana"): è la nuova "trovata" dei Comitati mille firme e Referendum maniaghesi, che in questi giorni hanno dato alle stampe ben diecimila copie di una cartolin a che riproduce la piantin a del territorio, le distanze tra i paesi e il presidio ospedaliero, vari slogan e in viti a difendere il diritto alla salute. Naturalmente, nome e in dirizzo del destin atario sono già prestampati: giunta regionale, Trieste. Il cittadin o, che in questi giorni la troverà nella sede dei Mai Vecjus (in via Umberto I), nei negozi e nei locali pubblici maniaghesi - ma tra Natale e Capodanno sarà distribuita in tutti i comuni del mandamento - non dovrà fare altro che affrancarla con un bollo da 800 lire e spedirla. I Comitati hanno un obiettivo ambizioso: "in ondare" le scrivanie degli ammin istratori regionali di appelli a salvare ciò che resta dell'ospedale di Maniago. Per questo, a nome dei tanti che si stanno ancora battendo per la sanità, Cesare Monea e Pio De Angelis chiedono alla popolazione di mobilitarsi, di passare parola e sensibilizzare amici e conoscenti sull'esigenza di aderire all'operazione cartolin a.Il tempo, tra l'altro, strin ge. «Entro il 31 dicembre si deciderà il futuro del pronto soccorso - afferma De Angelis - e dai verbali della recente riunione della commissione in caricata della verifica sul pronto soccorso, si evin ce chiaramente la volontà di tenerlo aperto soltanto nelle dodici ore diurne, nonostante i dati non giustifichin o in alcun modo questa scelta, chiaro frutto della volontà politica di chiudere defin itivamente l'ospedale di Maniago. A fronte di un preoccupante silenzio dell'ammin istrazione comunale, in tendiamo porre urgentemente il problema a Trieste, ricordando in oltre all'assessore Tondo che aveva promesso di tornare a Maniago per parlarne».

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