Dio lo vuole 
 
Tra la fine del secolo X e l’inizio del IX, L’Europa cominciò a presentare i segni visibili d’un lento ma sicuro risveglio del torpore dei tempi precedenti. In realtà, le nuove forme assunte dalla società medioevale cominciarono a presentare soltanto allora, dopo una lunga incubazione, i contorni precisi d’una situazione diversa dalle precedenti, per ricostruire la genesi della quale ci mancano dati del tutto sufficienti.
Una serie di fortunati eventi fece si che a partire dal X secolo iniziasse in tutta l’Europa uno sviluppo demografico che perdurò ininterrottamente fino alla prima metà del trecento.
Di questo periodo di relativa calma si approfittò immediatamente per ampliare i limiti della terra coltivabile a spese delle foreste, delle paludi, dei pascoli; ci si dette a conquistare nuovi campi disboscando, spianando, dissodando, si sviluppò nei villaggi un grande incremento demografico.
Soltanto in un secondo tempo si compresero i vantaggi che sarebbero derivati dai nuovi sistemi ed allora i feudatari, sempre assillati dalla mancanza di mezzi e desiderosi di arricchirsi, presero a favorire il movimento e ad attivare con la concessione di privilegi un numero sempre crescente di coloni.
Venne così a crearsi tutta una zona centroeuropea altamente civile e densamente popolata, che ben presto incominciò ad irradiare intorno a se la sua forza vitale, fu appunto sulle rive dei fiumi che si svilupparono le più grandi città.
La rinascita commerciale, urbana ed agricola del tempo è peraltro strettamente connessa alla rinascita religiosa che, con la riforma cluniacense, stava mutando appunto in quegli anni il volto spirituale della cristianità.
I monaci di Cluny hanno un’estrema importanza nella storia della viabilità, del popolamento urbano, dell’edilizia sacra, dei mercati. Difatti essi, incoraggiando i pellegrinaggi, proteggevano autorevolmente tutti i pellegrini che in gruppi sempre più frequenti e più numerosi viaggiavano verso i principali luoghi di culto della cristianità.
C’era una lunga via di collegamento fra tutte le capitali europee e molte strade portavano ai porti per andare a Gerusalemme. Su questa rete che collegava i maggiori centri di culto della cristianità- Santiago, Roma, Gerusalemme- si ordinavano i santuari meno importanti ma ugualmente celebri.
In questo contesto, culto religioso e commercio si legavano inestricabilmente: ogni centro di preghiera richiamava una gran folla di pellegrini e rendeva quindi necessaria tutta un’organizzazione logistica che poteva fare la fortuna dei borghesi, degli artigiani, dei contadini del luogo e che richiamava i piccoli mercanti girovaghi allora tanto diffusi, si stabilì allora un mercato e delle fiere.
Alcune fonti del tempo narrano di come venivano erette le chiese, e queste fonti ce lo narrano con profonda ammirazione, infatti persone di ogni sesso, età, e condizione sociale riempivano carri di pietre.
Cluny era alla guida del movimento dei costruttori, mentre con la sua raffinata sensibilità artistica e con la sua famosa, solenne liturgia, contribuiva a circondare le chiese recenti di un fascino e di un decoro sconosciuti prima, i monaci di Cluny riuscirono anche a rendere sicuri i pellegrinaggi dei mercanti a Gerusalemme con la pax Dei.
Il pacifismo di Cluny era pieno di fermenti bellicosi: contro il clero simoniaco e nicolaista infeudato all’impero, contro i baroni che non rispettavano la tregua Dei, contro i mori di Spagna che insidiavano la terra di Santiago.
Oggi appare chiaro, al contrario, fino a che punto la poesia delle Chansons de Geste sia da connettere all’ambiente intellettuale ecclesiastico, e da ciò deriva l’opportunità d’interpretare, per esempio, il Roland e le più antiche canzoni epiche come veri e propri excitatoria per la guerra contro i mori considerati in assoluto i nemici di Dio, alleati e adoratori del demonio, demoni essi stessi.
Nascono anche dei movimenti religiosi-popolari a sfondo pauperistico e antigerarchico, i cui membri venivano reclutati soprattutto nei ceti meno abbienti, che il crescente sviluppo della borghesia e il continuo urbanesimo sottoponevano ad un progressivo peggioramento economico. Ci furono molte lotte civili che coinvolsero le più importanti città italiane.
 
L'invito del Papa
 

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