Max Gazzè - Carmen Consoli - Paola Turci  (Piazza VIII agosto - Bologna 14/08/01)
Commenti: 1) Alberto-G - 2) Antonio Tabarroni
Carmen Consoli
Max Gazzè
Paola Turci
Massimo Roccaforte
Ferdinando Pantini
Clemente Ferrari
Cristiano Micalizzi
Francesco Cristaldi
Chitarra acustica, basso*, voce
Basso,batteria*, voce
Chitarra acustica, elettrica*, voce
Chitarra elettrica Rickenbacker, mandolino
Chitarra elettrica Fender Telecaster
Tastiere
Batteria
Percussioni
*solo su un brano

1) Quando metti insieme tre artisti come il Buono, il Brutto e il Cattivo, che oltre a rappresentare con pochi altri il meglio della musica italiana dell' ultima decade interagiscono alla perfezione e svolazzano liberi sulla stessa lunghezza d'onda musicale (e non solo), si può star certi che il risultato sarà esplosivo (anche per gli amplificatori!:-)) .
E infatti, il concerto di Bologna è stato un vero e proprio show, spettacolare sia come qualità "sonora", sia come intrattenimento. 

Fin dal tardo pomeriggio, piazza VIII Agosto comincia a popolarsi dei primi avventori, che possono così assistere alle prove, presenziate inizialmente dalla band e Max; verso le sette e mezza arrivano anche Donna Carmela e Paola, a completare la formazione per dare il via al soundcheck vero e proprio. Si odono accenni (e anche di più)
di "Driven to tears"dei Police, un altro pezzo che conoscevo ma non ricordo, "Oye como va" (!), "Cara Valentina" e "Ringrazio Dio". Poco dopo le otto la combriccola si prende un break e Max, col compare Morbidelli e parte della
band, si precipita nella sala giochi retrostante il palco, dove si diverte come un bradipo a manifestare la sua maestria in ogni gioco di guida conosciuto al genere umano; nonostante il visibile stato d'eccitazione, riesce anche a firmare autografi e fare foto con chi l'aveva seguito lì dentro, con la solita squisita gentilezza (nonostante, nel mio caso, fosse
già la terza volta nell'arco della serata che lo disturbavo per un motivo o per l'altro. Massì, i fans servono a questo no? beh, forse... :-P ). 
Non vorrei ripetermi nè essere banale, ma è veramente raro trovare musicisti/ artisti in generale con la sua disponibilità! Dov'eravamo rimasti?
Ah, ecco, dopo il break, è il momento dell' opening act: se non sbaglio, si chiama Pierre (non pronunciato alla francese, ma come p.r. ) e suona accompagnandosi con un'acustica tre suoi brani ("Clown", "Preludio al tuo
ritorno" e "Meglio breve"). 

Svuotatosi il palco, alle 22 minuto più minuto meno, sulle note di Leoniana (Sergio Leoniana) reminiscenza fanno ingresso i nostri tre supereroi, che danno subito il via al cabaret dei siparietti semiimprovvisati per introdurre ogni singola canzone (non importa se fosse esattamente quella che stavano per suonare o no). 
Gazzilla al basso, Paola alla chitarra acustica e Carmen alla classica suonano impeccabilmente (con l'aiuto di una band altrettando impeccabile) sei brani per autore: il trio di canzoni d'apertura è formato da "Confusa e felice",  "Ringrazio Dio" e "Vento d'estate", poi via con (in ordine sparso), "Cara Valentina" (rock'n'roooool!:-) ) (unico neo, non è partito il corettino finale sul 'solo argomento'. Ma poi il pubblico si rifarà con la "favola"), il "Timido Ubriaco", "Venere" (Max a Carmen: "vorrei essere la tua venere storpia"), "Bianco e nero" (Paola a Max: "com'è vestita carmen? In bianco e. e."), "Bambini", "Una musica può fare", "Parole di burro", "Saluto l'inverno", "L'uomo più furbo", "L'ultimo bacio" (fantastica dal vivo), "Missing you", "Sabbia bagnata", una canzone di Paola che non conosco/ricordo, una fantastica 'favola di Adamo ed Eva' che nel finale si dilata in uno stream of consciousness sonoro (eh?) nel quale c'è spazio per covers di "Get up, stand up" e "Roxanne" (dove Max si diverte, come spesso ha fatto nell'arco dell'intero concerto, con l'uso piuttosto marcato dell'inconfondibile falsetto). 
Memorabile la scena, infine, per presentare "Amore di plastica" (o "plastic love"), dove Carmen con voce da vamp e erre moscia presenta "la sua band", formata da "Max che mi accompagna al basso e Paola
alla chitarra" prima di interpretare "uno dei miei recenti successi". Geniale! 

Un brivido percorre le schiene degli spettatori quando, poco dopo metà concerto, saltano gli amplificatori o qualcosa del genere, e non si sente più una mazza. C'è il rischio di una sospensione definitiva del concerto, ma fortunatamente dopo un 20 minuti (e qualche comparsata sul palco di Max con berretto da operaio) la voce di Carmen (anche lei e Paola nel frattempo si erano procurati il berretto) avvisa che "abbiamo studiato a fondo il problema e siamo giunti alla fonte" e si riprende! 
Comunque, finito il set "ufficiale", i tre lasciano il palco per rioccuparlo nuovamente con Ringo Gazzè alla batteria, Macca Consoli al basso e George (o John) Turci alla chitarra elettrica in una versione trascinante di "Can't buy me Love". 
L'ultimo bacio dal trio è una versione più o meno acustica (con tanto di fisarmonica!) di "Saluto l'inverno", condita con presentazione della band, girotondo e ringraziamenti alla città di Bologna per aver permesso ai tre "mostri sacri"
di offrire una serata di grande musica. grazie soprattutto a loro! ;.)

Alberto-G
 
 

2) Alle ore 22 e 10 entrano in scena Max, Paola Turci e la bedda Carmen sotto gli occhi di circa 5 o 6 mila persone,una bella somma se si pensa al caldo che invoglia decisamente i cittadini bolognesi a rifugiarsi nel vicino mare romagnolo. 
Novità rispetto alla recensione del concerto di Ladispoli:

1-Dopo circa un oretta e mezza di concerto salta inaspettatamente l'audio dei microfoni dei tre artisti.Nella lunga pausa(circa 30 minuti) sale un uomo baffuto con una camicia rossa e un casco da operaio in testa....mi sembra di riconoscerlo.......ma si è Max.....che si finge tecnico dell'audio e finge di riparare il guasto. Successivamente i tre si lanciano in una danza propiziatoria per far ritornare l'audio.

2-La cover suonata da Max (alla batteria), Paola (alla chitarra) e Carmen (al basso) qui a Bologna è "Can't buy me love" dei mitici Beatles.

3-Tris finale con la versione acustica di "Saluto l'inverno" con un Max alquanto ironico che accendino alla mano fingeva di essere emozionato e romantico piu che mai.

4-Errore di Paola durante la mia tanto amata "Cara Valentina". La cantante infatti ha confuso la strofa 'perchè dai miei tren'anni' etc.. con 'perchè chi si innamora' etc... no la bellissima "Cara Valentina" rovinata così... ma succede un sorriso di Max e si riparte.

In piu durante gli intermezzi delle canzoni simpatici siparietti tra i tre dove si sono visti anche baci, scherzi, etcc.....

Insomma un divertentissimo concerto accompagnato da una buonissima musica grazie all' impiego di un buon numero di chitarre (4) e di percussioni.
Alla fine il solito gioviale e disponibile Max dà ai pochi rimasti perle di saggezza in romanesco......"ahò namo a magnà 'na sarsiccia".....

Antonio Tabarroni