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Alfio Mosca è un giovane carrettiere di
Acitrezza che abita di fianco alla casa del
nespolo dei Malavoglia. Vive del suo modesto
lavoro e risparmia soldi perché un giorno possa
finalmente cambiare il suo asino con un mulo,
fare più trasporti e quindi arricchirsi. Appare
nella storia come un amico di famiglia dei
Malavoglia, ma soprattutto di Mena. I due
giovani non riescono comunque a coronare il loro
sogno di amore poiché lei è destinata a sposare il
Brasi Cipolla e lui lascia il paese per lavorare
altrove, alla Bicocca.
In paese la Vespa credeva che Alfio Mosca le
facesse la corte e zio Crocifisso si ingelosiva; in
realtà Mosca aveva in testa solo Mena: viveva dei
momenti brevi in cui scambiavano due parole e
quando lei accarezzava il suo asino lui sognava di
essere quell’asino per essere sfiorato dalle sue
tenere mani. Quando Alfio,alla fine del
romanzo,torna a Trezza chiede a Mena di
sposarlo ma ormai sono troppo vecchi
e,comunque, sarebbe un disonore per lui
parentarsi con una Malavoglia
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