Personaggi
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E’ la moglie di Bastianazzo; di lei nel
primo capitolo viene detto :”Una piccina
che badava a tessere, salare le acciughe e
far figlioli, da buona massaia”. Quindi è
sempre in casa intenta ai lavori domestici.
L’unico svago che si concedeva è
chiacchierare la sera con le vicine.
Per lei l’unione della famiglia è un valore
molto importante, forse più del lavoro. In
entrambe le partenze che si risolveranno
in tragedia, cioè quelle di Bastianazzo e
di Luca, la Longa sembra quasi che
presagisca la futura disgrazia: infatti è
agitata e avverte un’oscura
preoccupazione. Durante la tempesta
mentre padron ‘Ntoni si preoccupava per
il danno economico, la Longa è presa da
una violenta agitazione :”non poteva stare
ferma un momento, andava sempre di qua e
di là, per la casa pel cortile che pareva
una gallina quando sta per far l’uovo”.
Quando torna ‘Ntoni dal militare, la donna
riacquista vigore e speranza; ma cade
nuovamente nella disperazione alla morte
di Luca: si chiude in un’afflizione mistica
tra i banchi della chiesetta, perciò viene
chiamata “la madre addolorata”.
Poco prima di morire a causa della peste,
silenziosamente così com’era vissuta,
chiama per nome ad uno ad uno i suoi
famigliari e lascia loro in eredità il suo
grande amore disinteressato.
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