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Massaro Filippo era il venditore di vino d’Acitrezza
e portava sempre le damigiane all’osteria della
Santuzza, che era il punto di ritrovo di tutti i
paesani.
Filipppo era sposato e aveva dei figli, ma pareva
(come diceva la gente) che andasse a nascondersi con
Santuzza nella stalla appena chiudeva l’osteria e, non
certo per recitare il rosario.
Massaro Filippo faceva parte della gente che
contava nel paese e che quindi aveva soldi; perciò al
contrario di Alfio Mosca (anche lui carrettiere) si
poteva permettere un mulo anziché un asino per il
carretto del vino. Grazie al mulo poteva fare più giri
e questo era positivo soprattutto in inverno quando
la notte calava prima.
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