Pietrelcina

La cittadina di Pietrelcina sorge su piana circondata da verdeggianti colline e campi di grano. Il nucleo più antico dell’abitato, che risale all’epoca pagana, poggia su una sporgenza di roccia calcarea: "il Morgione".

Il piccolo paese ebbe il suo periodo di maggior sviluppo durante la dominazione longobarda, costituendo un avamposto fortificato del Ducato beneventano. Il castello baronale e la chiesa di San Michele Arcangelo risalgono all’epoca normanna.

In diversi reperti archeologici la cittadina viene menzionata con il nome di "Petra Pedicena", "Petrapolcina". Il toponimo, secondo il Meomartini, deriva da "Petra Pucina" ossia "Piccola Pietra" in contrapposizione a "Pietra Majure" cioè "Pietra Grande" località ubicata nei pressi di S. Giorgio La Molara.

L’altra ipotesi è che la prima parte del nome richiamerebbe la grande roccia calcarea su cui sorge il paese, mentre la seconda parte potrebbe riferirsi al primo signore normanno "Policenus" che occupò il paese e lo fortificò. Il nome originario del borgo, dunque, era "Pietra di Pulcino", termine che, nel tempo, si è trasformato in Pietrelcina.

La città campana è ormai nota in tutto il mondo per aver dato i natali a Francesco Forgione al secolo Padre Pio. È nei vicoletti di questo borgo che il frate ha mosso i primi passi; è qui che ha manifesto la precoce intenzione di consacrarsi a Dio; è qui che ai piedi dell’Olmo di Piana Romana, per la prima volta, ha ricevuto le Sacre Stimmate.

Padre Pio del suo paese natio diceva: "ricordo pietra su pietra (..), la custodirò come la pupilla dei miei occhi (..), tutto è avvenuto lì, lì c’è stato Gesù".