Il risveglio della Dal Lago

Singolare iniziativa del Presidente della Provincia di Vicenza Manuela Dal Lago in prossimità della data delle elezioni apre una discussione con Telecom per la mancata copertura a banda larga di molta parte del territorio provinciale.

Apprendiamo con soddisfazione il ritrovato entusiasmo del Presidente, meglio tardi che mai.

Il Giornale di Vicenza - sabato 01 aprile 2006

La mia replica a Tronchetti Provera viene contestata da Riccardo Perissic, direttore “pubblic & economic affairs” di Telecom Italia. È come se io, a suo tempo, avessi polemizzato con Callisto Tanzi e m’avesse risposto la Parmalat.

Singolare notare come Telecom Italia, l’azienda alla quale è elevata la multa più alta, 115 milioni di euro per posizione dominante di mercato si eriga a paladina delle privatizzazioni e del libero mercato contestando la mia difesa del ruolo pubblico nei campi strategici. L’altro ieri, il 30 marzo, Standard and Poor’s ha confermato i rating BBB+ a lungo termine e A-2 a breve termine di Telecom Italia, ma nello stesso tempo ha rivisto l’outlook peggiorandolo da stabile a negativo: secondo l’agenzia di rating internazionale difficilmente nei prossimi 18 mesi Telecom Italia riuscirà a diminuire in maniera significativa il suo debito e dunque non sono la sola a chiedersi “chi pagherà”? per una posizione debitoria di Telecom che, il signor Sebastiano Sperotto, in una sua lettera garbatissima pubblicata dal Giornale di Vicenza, m’invitava a rettificare al rialzo, visto che io avevo parlato di 2 miliardi e 700 milioni di debito, mentre lui rammentava un’intervista di Tronchetti Provera in cui si parlava di 29 miliardi. In realtà, io mi riferivo alla posizione personale di Tronchetti Provera, visto che a lui rispondevo non all’intero debito Telecom, che è invero molto alto, come nota Standard and Poor’s.

Il direttore “pubblic & economic affairs” di Telecom Italia trova disdicevoli le mie affermazioni, invitandomi a non usare linguaggi allusivi, relativamente ad una vicenda di intercettazioni telefoniche sulla quale sta indagando la magistratura. A tal proposito sono invitata a leggere con attenzione la rassegna stampa. Non credo che il direttore Telecom si riferisse a “Repubblica” del 10 marzo scorso, né all’“Espresso” e né, infine, al “Sole 24Ore”, che proprio in questi giorni ha confermato, mai smentito, aspetti singolari dei protagonisti di quella vicenda. Precisato tutto ciò, da laica e liberale io ribadisco anche a Telecom che non si può svendere il ruolo pubblico in campi strategici e tra questi le società autostradali, visto che la mobilità è un diritto del cittadino, ma è anche un suo diritto la sicurezza e la qualità della rete stradale. Senza la proprietà pubblica dell’autostrada Padova-Brescia non saremmo riusciti a dare risposte utili ai cittadini, con opere importanti, che un privato non avrebbe mai finanziato ad iniziare dalla rete di tangenziali, per passare agli asfalti speciali o alle barriere anti-rumore.

Proprio recentemente ho ricevuto una lettera di protesta di un sindaco di un centro della montagna vicentina che da un anno attende la risposta da Telecom Italia alla quale aveva chiesto di collegare con la linea ADSL anche alcune frazioni del suo Comune. Una analoga richiesta era stata fatta da un imprenditore di Arcugnano, al quale funzionari di Telecom risposero che la sua area difficilmente sarebbe stata servita perché considerata marginale e non profittevole. Un altro sindaco del Basso Vicentino notava come una frazione importante del suo comune, dove c’è la biblioteca comunale, non potesse nei fatti usare Internet proprio perché priva della connessione ADSL.

In una società capitalistica, un privato se non vede un utile nel suo agire è nel suo diritto nel rinunciare a servire una zona o una clientela marginale. L’ente pubblico ha, semplicemente, il dovere di servire tutti. È quanto stiamo cercando di fare, per di più senza creare oneri impropri al contribuente, nella massima trasparenza e, aggiungo, come Provincia di Vicenza con un rating Standard and Poor’s , sia a lungo come a breve termine, A.

Manuela Dal Lago

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