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Telecom Italia prepara contromisure: Risponderemo con le tariffe piatte

Risposta di Stefano Pileri - chief technology officer dell’azienda

Corriere della Sera - 26.09.2005

Quale sarà il futuro delle aziende di telecomunicazione dopo i cambiamenti nel mondo Internet? «Per Telecom Italia i sistemi come Skype diventeranno uno dei tanti servizi che ruotano attorno alla banda larga - dice Stefano Pileri, chief technology officer dell’azienda -. Non vediamo in questi una minaccia ma l’occasione per spingere la banda larga, appunto: perché sono comunicazioni che, avvalendosi del Voip, la voce su protocollo Internet, hanno anche bisogno dell’Adsl». Dunque la «moschina Skype» per ora disturba appena il leone delle Tlc italiane. E il leone risponde scacciandola con la coda. Però rimane forte il segnale. I tempi del processo d’integrazione voce-dati si riducono. E gli analisti confermano che, nei prossimi cinque-dieci anni, sulla tecnologia Voip convergeranno tutti i servizi delle telecomunicazioni. La battaglia si sposta sui prezzi, quindi. E le Tlc, per non perdere mercato, hanno una carta da giocare subito: la tariffa flat, piatta. Una sorta di canone sui servizi, insomma. Gli operatori tradizionali hanno appena cominciato con le offerte. «Quella verso il Voip è una migrazione che abbiamo già avviato da qualche anno - precisa Pileri - . Ora sfocia in proposte all’utente finale, che ne può già avvertire i vantaggi». Il riferimento è ad «Alice Mia», una delle nuove proposte che porta nelle case degli italiani la banda larga abbinata a cinque numeri telefonici personali, con la possibilità di eseguire telefonate urbane e interurbane «no limits» al prezzo aggiuntivo di 15 euro. Attenzione, però. L’operazione non è così vantaggiosa come sembra. A questa cifra, infatti, bisogna aggiungere la tariffa mensile per il piano Adsl scelto secondo la velocità di trasmissione. Ma, soprattutto, va messo in conto il costo del canone fisso tradizionale di Telecom. Che pesa ancora nelle tasche dei consumatori per altri 14,57 euro al mese. Le tariffe flat proposte, insomma, spesso non comprendono davvero tutti i costi. Comunque, questa è la strada intrapresa da Telecom, che in futuro punterà sempre più su offerte tariffarie flat. Perché? Spiega Pileri: «Facendo un paragone con Microsoft, possiamo dire che, come Windows è la base su cui gli utenti installano il software dei loro computer, allo stesso modo le reti a banda larga saranno la base sulla quale ognuno attiverà i servizi video-televisivi, di musica e intrattenimento». In questo contesto, quindi, la voce rimane un «quid». A spingere la nuova tendenza è poi il continuo aumento di banda. Già il prossimo anno gli esperti di Telecom prevedono una velocità di 20 Megabit al secondo, per arrivare a toccare i 50 nel 2007. Prestazioni fin troppo elevate per l’utente medio, che guarda più a borsellino che all’incremento di Megabit.

UMBERTO TORELLI

 

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