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L’insieme dei numeri interi positivi (“naturali”), o meglio numeri interi senza segno, è un insieme discreto, pertanto una trattazione di tipo analitico delle proprietà dei suoi elementi e delle regole che li correlano, ammesso e non concesso che possa essere applicabile con il necessario rigore, ossia che riesca anche solo a definire con coerenza le variabili, non può dare che indicazioni qualitative. L’insieme dei numeri primi, oltre a essere discreto, è anche “aritmico”, almeno in apparenza, nel senso che la differenza fra un numero primo e il succes-sivo non è costante né esprimibile algebricamente.1 Come conseguenza, lo studio dei numeri “naturali” al fine dell’identificazione dei numeri primi e delle loro proprietà può avvalersi solo di tecniche tabellari,2 le quali non possono essere tradotte formalmente in equazioni o espres-sioni in alcun modo esaurienti o utili ai fini del calcolo – se si escludono considerazioni qualita-tive o aritmetiche elementari, e tuttavia anch’esse con riserva –, ma possono essere espresse solo mediante procedure o algoritmi capaci di costruire rigorosamente delle sequenze di ele-menti discreti. Pertanto le proprietà dei numeri primi saranno qui esaminate mediante un metodo essenzialmente tabellare e per certi aspetti geometrico.3 Si è fatto qui ricorso al termine “architettura” per
fare riferimento a un sistema, come noto e come tuttavia si mostrerà
anche nel seguito, rigidamente strutturato nella sua aritmia, ossia la
cui aritmia è l’esito di singolarità identificate
nell’insieme dei numeri interi positivi da un processo invariante
applicato ricorsivamente.4
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