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2.g   Certificazione

La certificazione rappresenta la validazione dei processi in forma oggettiva.
La certificazione di qualità è un requisito in genere oggi rispettato soltanto per quanto con-cerne le procedure amministrative e gestionali della scuola. È un requisito sostanzialmente non rispettato per la didattica, mentre la qualità della didattica è il requisito primario dal punto di vista dei destinatari della formazione: studenti e mondo del lavoro.
È chiaro che gestione e amministrazione efficienti hanno un impatto anche sulla qualità della didattica, ma non sono determinanti. Al contrario, una didattica di qualità vincola anche la gestione e l’amministrazione a non limitarsi a realizzare una qualità puramente formale, perché una buona didattica richiede una buona organizzazione.
I temi della flessibilità sopra esposti sono elementi chiave nella definizione di una didattica di qualità certificabile. Sono infatti certificabili tutti gli elementi nel seguito ricordati:

i.

certificazione degli “oggetti didattici”:

essendo documentati, strutturati e approntati secondo le procedure sopra descritte (a loro volta certificabili), gli “oggetti didattici” possono divenire capitoli o meglio allegati del Manuale di qualità dell’Istituto. Essendo gli “oggetti” dotati di certificazione di qualità, i relativi crediti hanno un valore corrispondente, sia per chi li consegue sia per il mondo del lavoro. Inoltre costituiscono una garanzia per le famiglie, le quali sanno che non è dalla presenza di un insegnante particolare o da altre contingenze che può dipendere il succes-so o l’insuccesso dei loro figli.

ii.

certificazione del percorso/profilo:

essendo certificati i singoli “oggetti” ed essendo certificata inoltre la matrice dei percorsi, l’intero percorso seguito da un allievo è automaticamente certificato una volta che corrisponda (perlomeno) allo standard. Inoltre sono certificate tutte le attività svolte in aggiunta allo standard, facendo esse a loro volta capo a “oggetti” certificati.
Il testo del documento d’uscita (“pagella”, ma in realtà curriculum, come sopra precisato) deve riportare, con la relativa valutazione, la lista degli “oggetti” superati, e deve atte-stare la corrispondenza non solo con lo standard ma anche con lo specifico profilo scelto dall’allievo. Tale testo si forma progressivamente lungo il percorso e viene completato con il foglio di attestato dell’esame finale, cui sopra si è accennato.

iii.

stage come “oggetti didattici”:

lo stage è un elemento qualificante per la formazione e può essere associato a uno o più “oggetti” o costituire un “oggetto” di per sé. Esso è certificato dall’ Istituto ma anche dagli enti o dalle imprese che accolgono gli studenti per gli stage. Si deve tuttavia intro-durre una distinzione, se non si intende limitare l’attività di stage agli ultimi anni di un percorso:

stage esterni

sono da prevedersi per studenti che non abbiano bisogno di stretta assistenza individuale troppo stretta, quindi per gli studenti dal quarto al settimo anno. Le imprese, sia per ragioni di responsabilità sia per ragioni di risorse che possono dedicare agli studenti, non possono accogliere minorenni orientativamente meno che diciassettenni. Pertanto è necessario introdurre il concetto di stage interno, che deve a sua volta essere certificabile e deve quindi avere, per il mondo esterno e ai fini dei crediti, il medesimo valore degli stage esterni.

stage interni

lo stage interno è un’attività svolta dallo studente in ambiente scolastico, ma organizzato nelle forme tipiche delle attività professionali. A questo scopo si deve prevedere – e si sta progettando – la costituzione di laboratori che svolgono vere e proprie attività professionali e che offrono servizi anche al mondo esterno, oltre a svolgere attività in collaborazione con le imprese e l’università, oppure che rea-lizzano concreti progetti utili per l’Istituto. Esempi di questo tipo sono i seguenti:

laboratorio di assistenza per il materiale informatico e la rete dell’ Istituto

gestione fisica e logica della rete a larga banda dell’Istituto

realizzazione e gestione della centrale solare dell’Istituto

laboratorio per progetti di automazione/robotica

laboratorio per il progetto e la realizzazione di reti locali in rame e in fibra ottica

laboratorio di progettazione di sistemi informatici (hardware)

laboratorio di linguaggi di programmazione (software)

In tutti questi laboratori i relativi responsabili e insegnanti – ma anche gli studenti degli ultimi anni, specie degli anni post-diploma – possono essere i “tutor” degli studenti dei primi anni, e possono certificare le attività svolte da questi ultimi, oltre alle attitudini e alle qualità che sono emerse durante il periodo di stage.
Questo procedimento garantisce che lo studente stagista si eserciti in ambiente scolastico protetto – e già coperto dalle necessarie assicurazioni e dotato della necessaria assistenza – mentre svolge attività di tipo professionale. Ciò anche senza tutte le complicazioni burocratiche che si accompagnano all’invio di uno studente minorenne all’esterno sotto la responsabilità dell’ Istituto.

Gli stage, esterni o interni, possono essere di breve durata in quanto associati a specifici “oggetti”, oppure di lunga durata se abbracciano più discipline o un’intera area discipli-nare. La relativa certificazione, al riguardo, deve essere il più possibile dettagliata. –

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