Vai alla Sezione 9

Torna all'indice


8. L’organizzazione

Apri l'Organigramma proposto

Nella fase preliminare di costruzione dell’organizzazione, il responsabile di progetto raccoglie adesioni ai comitati didattico e tecnico — sulla base delle indicazioni del presente docu-mento, — che hanno il compito di formulare un insieme di norme preliminari (versione zero) e di stabilire di conseguenza una scaletta di attività indicando le priorità.34
Nel comitato tecnico è raccomandato di introdurre da subito gli studenti, che avranno poi il compito di raccogliere adesioni fra i compagni.35
Le norme formulate dai due comitati sono procedure del servizio di redazione ed entrano a far parte del manuale di qualità. È cura dei componenti dei due comitati farle conoscere ai colleghi e raccogliere le osservazioni utili al loro miglioramento e alla loro maggiore possibile condivisione fra gli insegnanti e fra gli studenti. La tecnica suggerita per formulare tali norme è quella esposta nel documento "Libreria di Testi di Riferimento".

L’attività amministrativa, per gli aspetti contabili e anagrafici, è svolta in collaborazione, ri-spettivamente, con la Segreteria Amministrativa e con la Segreteria Didattica dell’Istituto. Anche per gli acquisti le procedure sono quelle già consolidate della Direzione Amministrativa, e le spese per il progetto sono approvate annualmente dal Consiglio d’Istituto quando il presente progetto sia stato approvato dal Collegio Docenti. Per questa attività è da preve-dersi un budget annuale, con bilancio di previsione e consuntivo, sempre nell’ambito delle procedure della Direzione Amministrativa.

Le relazioni esterne sono di responsabilità di una funzione ben definita nell’Istituto, in pas-sato assegnata a uno dei collaboratori del Dirigente Scolastico. A tale funzione fanno capo anche le relazioni esterne di questo servizio, il quale tuttavia è esso stesso proponente e responsabile, per competenza, delle relazioni necessarie o comunque utili al proprio fun-zionamento e sviluppo.

La suddivisione, nell’organigramma, fra discipline umanistiche e discipline scientifiche e tecniche ha come motivazione non tanto il rispetto di una discutibile tradizione quanto una schematizzazione indicativa delle diversità e specificità dei linguaggi, nella speranza che anche la pur modesta attività del servizio di redazione qui proposto aiuti a filtrare dalla tra-dizione la componente di pregiudizio che l’accompagna. In particolare, dove situare la ma-tematica e la geometria — considerata la loro vera tradizione che è nella culla della filosofia — sarebbe fortemente dubbio se tale suddivisione fosse adottata in modo fiscale.
La politica del servizio proposto in questo progetto, al di là di una schematizzazione del tutto indicativa, è che ogni disciplina si deve servire del linguaggio più chiaro e accessibile senza porsi limitazioni a-priori, e anzi con la raccomandazione di cercare, quando utile, tutti i possibili agganci pertinenti — anche solo linguistici: impossibile non trovarne — alle discipline che si ritiene ne siano lontane. Lo scopo non è una irrealistica unificazione delle discipline e dei linguaggi, ma abituare a guardare ogni tema da punti di vista diversi, che è impegno fortemente formativo implicando anche linguaggi diversi. Per questa ragione si è qui genericamente chiamato “comitato didattico” l’insieme degli addetti alla formulazione dei contenuti dei corsi e alla definizione della “politica” della loro formulazione.


34.

V. sezione 11.

35.

Nell’ambito dei costi da preventivare per questa attività si specifica una quota destinata alla remunerazione degli studenti che partecipano, dal momento che svolgono un’attività a contenuto anche economico. Questo aspetto può costituire inoltre un incentivo a partecipare, e un elemento di responsabilizzazione. V. sezione 10.

Vai alla Sezione 9

Torna all'inizio

Torna all'indice